Cronache

Ferrari Formaggi compie 200 anni e scommette sulla sostenibilità

 

Milano, 8 giu. (askanews) - La capacità di innovare perfino quando si tratta di un prodotto tradizionale - per non dire arcaico - come il formaggio. Una sfida ambiziosa ma possibile, come testimoniato da Ferrari Giovanni Industria Casearia, storica azienda lodigiana che quest'anno taglia il traguardo dei 200 anni di vita e che, in termini di innovazione, vuole continuare giocare un ruolo da protagonista."Il nostro è un percorso - racconta ad askanews Laura Ferrari, Presidente di Ferrari Giovanni Industria Caseraia -, è un percorso continuo nel quale noi vogliamo appunto migliorare ogni aspetto della catena del valore per diventare un'azienda più sostenibile da diversi punti di vista, cioè sia dal punto di vista dell'impronta ambientale, quindi bisogna rivedere tutti i processi, i macchinari per ridurre i consumi e l'impronta sia dell'energia ma anche l'ottimizzazione del trattamento del prodotto".Ferrari Formaggi fu infatti la prima industria al mondo, negli anni '80, a utilizzare la tecnologia dell'atmosfera protettiva per mettere a punto una gamma di prodotti rivoluzionaria per l'epoca come quella dei formaggi grattugiati freschi preconfezionati in busta: un'innovazione pionieristica che aprì un nuovo segmento che oggi vale circa un terzo del mercato dei formaggi duri in Italia. Ma per l'azienda, che nel 2022 ha fatto registrare un giro d'affari di 157 milioni di euro e ha prodotto oltre 91 milioni di confezioni di formaggio, di cui oltre 67 milioni di buste di grattugiato, innovare oggi significa soprattutto scommettere sulla sostenibilità:"È un dovere e noi abbiamo costruito come Ferrari la nostra casa della sostenibilità che ha una visione, cioè quella di mettere al centro di ogni nostro comportamento quelli che sono gli impatti dal punto di vista ambientale e lo facciamo avendo in mente tre pilastri - ci spiega Massimo Estrinelli, Managing Director Ferrari Giovanni Industria Caseraia -. Tre pilastri che sono il packaging riciclabile, il benessere animale del latte che utilizziamo e uno stretto controllo e un obiettivo di riduzione delle emissioni che immettiamo nel sistema"."Una direzione importante della nostra innovazione - conferma la presidente Ferrari - continua a essere il packaging che va nella direzione di una maggiore sostenibilità. Perchè il packaging consente, è questa è la prima cosa per la sostenibilità, di portare la maggior quantità di prodotto acchè venga consumato e non sprecato".Fondamentale è la collaborazione con il mondo universitario e i produttori di macchine confezionatrici: "Abbiamo validato dei nuovi packaging per una linea di prodotti, parmigiano reggiano e grana padano, con dei materiali riciclabili, e questo è un punto molto importante per l'economia circolare, ove possibile da materiali riciclati, e quindi da fonti responsabili - sottolinea ancora la presidente dell'azienda -. E questa è l'innovazione nel packaging ma abbiamo anche cercato di innovare nella nostra proposta, quindi nel dare una gamma profonda in termini di stagionature, e anche nel dare un formato che non è disponibile oggi in maniera allargata sugli scaffali, ossia il formato da 150 grammi".