Cronache

Medico, volontario per i migranti e ora candidato sindaco di Roma

 

Roma, 27 mag. (askanews) - Infettivologo ed epatologo, responsabile del Centro di epatologia dell'Istituto Ini di Grottaferrata. E' una figura fuori dal comune il candidato del Partito Comunista a sindaco di Roma, Claudio Puoti, presentato ufficialmente dal segretario Marco Rizzo qualche giorno fa.Un medico attento al sociale fin da quando era giovane, che ha fatto anche il volontario sulle navi della Marina militare che soccorrono i migranti nel Mediterraneo attraverso la Fondazione Francesca Rava, perché voleva far qualcosa anche lui dopo il tragico naufragio di Lampedusa del 2013. Quell'esperienza l'ha raccontata anche in un libro, "Lettere a Pì" una sorta di diario di bordo come se fossero lettere a sua figlia.Ora Puoti si candida a guidare la capitale; sulla carta un'impresa quasi impossibile, ma l'idea è anche di iniettare certe idee nella campagna elettorale. "Roma è una città bellissima, dove tutti vorrebbero vivere ma nessuno ci vuole vivere perché è diventata ingovernabile, è stata mal governata, ha un patrimonio artistico meraviglioso che però è appannaggio di pochi. Noi abbiamo un sogno, portare la bellezza in periferia, non possiamo più ammettere un centro storico meraviglioso e delle periferie degradate, noi vogliamo portare arte, cultura e bellezza in periferia, Roma è stata governata senza una visione di fondo".Obiettivo, dice Puoti, rendere i romani orgogliosi di essere cittadini di Roma affrontando i problemi concreti della città. "I problemi concreti come il degrado delle periferie, il problema del traffico, la mobilità, la violenza sulle donne, io credo che il Partito Comunista sia l unico che pone tra i suoi obiettivi anche questo, l apertura di consultori comunali e dei centri d ascolto, l internalizzazione delle cooperative e di tutte le società destinatarie di appalti e subappalti, il che vuol dire assunzione in pianta stabile del personale".E i servizi pubblici che a Roma sono tra i problemi principali. "Roma è una città dove gli invalidi non possono usufruire dei servizi pubblici, io non uso la macchina a Roma per motivi politici, ideologici, ecologici e giro in metro e con il bus, ci sono scale mobili ferme anche da anni, siamo finiti sui giornali inglesi con sarcasmo per l abbandono in cui versano, gli autobus vanno a fuoco. Io mi chiedo ma a chi sono affidati gli appalti delle officine? Noi riteniamo sia necessario rivedere il sistema egli appalti e delle esternalizzazioni".Da medico, poi, punta sulla difesa della sanità pubblica, perché, dice, non è vero che sia competenza solo della Regione. "Il sindaco è il referente e il padre dei suoi cittadini e si deve occupare della loro salute, deve interagire con i suoi referenti, le aziende sanitarie e i direttori generali che insistono sul territorio".Un programma scritto dai cittadini, assicura il professor Puoti: "Io conosco Roma, vivo Roma, io faccio il medico, conosco il disagio della gente, parlo con le persone, i pazienti e i parenti, vedo le enormi disuguaglianze economiche e sociali e il disagio sociale". "Io non sono un politico ma un medico che ha sempre avuto un'idea e un impegno sociale da quando avevo 14 anni e questa è la conclusione di un percorso logico, ideologico e politico, che mi accompagna da anni".(Servizio di Lucilla Andrich)