Economia

Elettronica, responsabilità sociale tra innovazione e talent war

 

Roma, 20 giu. (askanews) - Sostenibilità e bilancio sociale: anche un gruppo leader nel settore dell'elettronica di difesa come Elettronica Group ha deciso, ormai da un paio di anni, di pubblicare un bilancio sociale pur non essendo tenuta a farlo, non essendo una società quotata. Un gruppo che è fiore all'occhiello dell'industria italiana essendo uno dei maggiori player del settore a livello mondiale. Emanuele Galtieri, Direttore Hr, Comunicazione e It di Elettronica Group spiega le ragioni e i pilastri su cui si fonda il bilancio sociale del gruppo. "Noi nasciamo quasi 70 anni fa. Elettronica è un'azienda a grosso inprinting familiare con una forte cultura identitaria sviluppata in 70 anni di storia. Questa cultura identitaria aveva già in nuce tutti i concetti della social responsability. Ci siamo detti, guardandoci indietro quante cose abbiamo fatto, ma non le abbiamo mai messe insieme". Di qui la scelta di pubblicare il bilancio sociale, quest'anno approvato dal cda. "Sono quattro i pilastri del nostro bilancio sociale. I primi due riguardano i più importanti stakeholder: i dipendenti e i clienti. Gli altri due sono l'innovazione e la gestione responsabile della supply chain. Per noi - spiega Galtieri - il dipendente non è una busta paga, l'esperienza lavorativa in sè deve essere motivo di entusiasmo e di motivazione del dipendente stesso, abbiamo inserito iniziative come il pacchetto di flexible benefits, per cui noi abbiamo fatto sì che possano spendere un borsellino elettronico oggi pari a quasi mille euro netti. Un pacchetto di benefits attagliati alla loro esigenze. Abbiamo inserito all'interno dell'azienda il maggiordomo aziendale, che espleta una serie di servizi che i dipendenti non potrebbero fare in quanto impegnati in azienda. E ancora l'Amazon Locker, con un accordo con Amazon in modo che possano spedire e ricevere pacchi. Abbiamo inoltre aperto e rinnovato un ambulatorio aziendali". Questo è quello che Elettronica ha già fatto. Per il futuro "nei confronti dei dipendenti continueremo a perseguire queste iniziative con l'inserimento di attività a loro beneficio, ad esempio il wellness. Per i nostri clienti stiamo lavorando per essere sempre più presenti nei vari scenari operativi in giro per il mondo con il nostro supporto materiale. E per fornire loro tramite un'accademy che oggi sta prendendo sempre più piede una capacità di comprensione di come i nostri sistemi funzionano per poterli meglio impiegare in scenari operativi reali. Quanto all'innovazione "continueremo ad estendere il nostro network di rapporti con università ed enti di ricerca perché noi dobbiamo rafforzare la capacità dell'Italia di essere indipendente tecnologicamente, di saper produrre innovazione nel territorio e permettere che i cervelli stiano in Italia o rientrino in Italia perché ci sono delle eccellenze nazionali industriali che lo permettono". Ultimo pilastro, i fornitori con cui "abbiamo iniziato un percorso virtuoso per creare una rete per sviluppare il concetto di B to B tra di loro". Le politiche sociali e di sostenibilità hanno un ritorno in azienda: "essere in grado di pianificare su tutti questi temi significa rendere l'azienda più robusta. Tanto più l'azienda è sostenibile tanto più produce ed è capace di produrre benefici per il territorio e per essa stessa", ha concluso.