Economia

Ice e Eataly fanno "sistema" per il Made in Italy nel mondo

 

Milano, 27 gen. (askanews) - Fare sistema. E' questa la parola l'ordine che lega e legherà ancora di più nel 2021 Eataly e Ice, l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. L'obiettivo, presentato in diretta sui canali Instagram di Eataly, che oggi compie 14 anni, è unire le forze per aumentare la conoscenza della cultura italiana del mangiar bene promuovendo l'agroalimentare Made in Italy nel mondo e la cultura che sta dietro ai prodotti. Nicola Farinetti, amministratore delegato di Eataly : "Oggi festeggiamo 14 anni dalla nascita del primo Eataly a Torino ma il 2021 lo dedichiamo naturalmente al rilancio del prodotto agroalimentare nel mondo e volevamo raccontare cosa abbiamo deciso di fare insieme quest'anno"Per Eataly sarà infatti un 2021 "pieno di eventi e di iniziative" studiati con Ice. Per il presidente di Ice, Carlo Ferro, questo accordo rispecchia la mission dell'Agenzia: "Perché la missione di Ice è quella di accompagnare le piccole e medie imprese italiane nella promozione dei loro prodotti nel mondo". Un mercato, quello dell'export, che vale un terzo del Pil e ha già iniziato a recuperare.In 10 negozi Eataly nel mondo, tra cui i due di New York, Toronto, Stoccolma, Dubai, Monaco, Los Angeles, si racconteranno la cultura, il life style italiano, attraverso newsletter, articoli, degustazioni.Dal canto suo l'Ice ha ribadito l'importanza del settore agroalimentare con un "export che vale il 10% dei 585 miliardi di beni e servizi italiani all'estero". "Nel 2020 il settore agroalimentare se l'è cavata bene, nonostante sia stato un anno particolare, con un calo delle esportazioni complessive nei primi 11 mesi del 10,8%." L'Ice, ha spiegato Ferro, intende sostenere le pmi e le micro imprese italiane "e le tante eccellenze ancora sconosciute" "facendo leva sui newtork che esistono e sui canali digitali" "Ice sta facendo tantissimo per accompagnare più imprese sull'ecommerce. L'obiettivo è di avere 6000 pmi grazie a un network di accordi che consentano di accedere a delle vetrine on line".