"Online condivise più bufale che notizie vere sulle elezioni Usa" - Affaritaliani.it

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"Online condivise più bufale che notizie vere sulle elezioni Usa"

 

Roma, (askanews) - Le notizie false circolate su Facebook prima delle elezioni negli Stati Uniti hanno raggiunto più elettori di quelle vere: è quanto sostiene il sito americano BuzzFeedNews, che torna sulla polemica degli "hoax", le "bufale" circolate in quantità enormi nelle settimane prima dell'8 novembre.Già prima dell'elezione l'allarme-bufale era stato lanciato da diversi media americani e il New York Magazine aveva accusato Facebook di non aver saputo o voluto bloccare le migliaia di fake circolanti sulla sua piattaforma. Un problema di informazione, perché Facebook è in assoluto una delle fonti a cui gli americani si rivolgono di più per avere notizie. Ma anche di soldi, perché queste bufale, tutte insieme, generano milioni di introiti pubblicitari online."Papa Francesco proibisce ai cattolici di votare per Hillary!", oppure "Robert de Niro sciocca Hollywood dichiarando il suo sostegno a Trump", sono alcuni esempi di titoli e articoli comparsi su falsi siti di notizie politiche americane. Almeno 140 di questi, aveva già rivelato BuzzFeed prima delle elezioni, sono stati creati e gestiti da giovani smanettoni-truffatori in Macedonia, che grazie a Facebook e ad AdSense di Google guadagnano migliaia di euro al mese.Pochi giorni dopo l'elezione il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, aveva negato che la diffusione delle bufale sul social network abbia potuto influenzare il risultato del voto.Ma dopo l'ondata di critiche per il ruolo di disinformazione giocato nelle presidenziali, sia Google che Facebook hanno tagliato i proventi pubblicitari per i siti di notizie false.Ora BuzzFeed è tornato a indagare e ha scoperto che le 20 storie fasulle più seguite, pubblicate da blog faziosi o da siti di bufale veri e propri, hanno generato 8,7 milioni di condivisioni e reazioni su Facebook nei tre mesi precedenti alle elezioni dell'8 novembre. Invece, i 20 articoli di notizie vere sulle elezioni pubblicati dai quotidiani più autorevoli, tra cui New York Times, Washington Post, Huffington Post, avrebbero ottenuto solo 7,4 milioni di condivisioni e reazioni.