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Confindustria: Italia ottava potenza manifatturiera mondiale, ma cresce il divario Nord-Sud

L'Italia resta ancora l'ottava potenza nella classifica dei Paesi manifatturieri, ma deve trovare immediatamente una soluzione al problema del divario Nord-Sud. Secondo Scenari industriali" del Centro studi Confindustria che fotografano lo stato di salute dell'industria manifatturiera italiana, la quota sulla produzione manifatturiera mondiale e' stata del 2,5% nel 2014.
L'Italia ha registrato una flessione del peso manifatturiero di un decimo di punto tra il 2012 e il 2014, contro una variazione di -1,8 punti tra il 2007 e il 2012. In termini di volumi di produzione, invece, la caduta dell'Italia e' stata significativa anche dopo il 2012 (-1,9% la variaizone media annua) ma comunque molto inferiore che in precedenza (-5,3% annuo tra il 2007 e il 2012).
Entrando poi negli effetti qualitativi della recessione, il centro studi di Viale dell'Astronomia spiega che "la crisi ha ulteriormente accentuato i divari nei livelli di industrializzazione dei diversi territori nel Paese", mostrando che si e' aggravata la divergenza tra le province meridionali e quelle più sviluppate del Nord e che c'è stata una convergenza verso il basso tra le stesse aree in ritardo".
Il calo della vocazione manifatturiera al Sud e' stata anche del 30%, mentre al Nord si sono registrati perfino degli aumenti. Il CsC ha misurato questa "asimmetria" che aggrava la questione meridionale e fa diventare "una sfida ancora piu' cogente e impegnativa l'obiettivo di riduzione del divario tra piu' di un terzo del Paese e il resto".