ALCUNI FATTI CHE NON APPAIONO SUI GRANDI MEDIA
Il compito della stampa e dei media in generale dovrebbe essere quello di informare l’opinione pubblica senza barriere e censure sui fatti rilevanti che stanno accadendo. Le vicende che ruotano intorno al virus, cioè in sostanza le politiche di lockdown e vaccinazione, sono oggi al centro dell’attenzione e dovrebbe essere possibile riportare tutti i fatti rilevanti e consentire che ognuno ne discuta, civilmente, traendone anche conclusioni diverse.
Esistono alcuni fatti documentabili che non vengono riportati in televisione e sui principali notiziari. Vediamoli qui in una rapida rassegna.
- La vaccinazione di massa della maggioranza della popolazione in Israele, UK, USA e Dubai ha ridotto - è vero - in modo drastico i casi e i morti Covid, ma solo dopo due mesi, prima ha coinciso con un aumento di mortalità, del tutto evidente in Israele, dove quando è iniziata la vaccinazione (a Natale) il totale cumulativo dei morti Covid era solo di 3 mila su 9 milioni e mezzo di abitanti e oggi è di 6,400 e questo perché in gennaio e febbraio i morti Covid sono aumentati prima di iniziare a diminuire in marzo e aprile.
- In altri paesi più piccoli che hanno vaccinato in massa la maggioranza della popolazione come Cile, Ungheria e altri paesi dell’Est Europa e Seychelles, forse perché hanno usato anche vaccini come Sinovac cinese, la mortalità Covid è addirittura aumentata. Il caso delle Seychelles riportato con evidenza anche da Bloomberg, è emblematico perché un’ isola di 100mila abitanti chiusa al mondo da mesi e dove hanno vaccinato tutti per attirare i turisti ora è contagiata. Prima della vaccinazione (con Sinovac e AstraZeneca), come chiunque può controllare non si verificavano casi e decessi Covid.
- Istat pubblica aggiornamenti sulla mortalità in Italia e mostra che il numero totale di decessi per tutte le cause, è tornato ad aumentare in marzo, quasi 8mila morti più della media storica pre-Covid e in percentuale un +14%. In gennaio e febbraio invece la mortalità totale, per tutte le cause, era tornata quasi normale, solo 1,100 decessi in più, che su 125mila decessi di media nel bimestre era solo un +0,9%. Questo peggioramento nell’ultimo mese, per il quale si hanno dati Istat completi dei morti totali non viene discusso perché si continua a parlare solo della “curva” e dei “casi” che però sono persone positive al tampone che nel 90% dei casi non sono malati e nel 99% non muoiono. I morti in totale in Italia alla fine invece sono l’unico dato certo e che conta. Il fatto che secondo Istat nell’ultimo mese considerato il totale dei morti (per tutte le cause) sia molto peggiorato non viene discusso.
- In USA il sistema VAERS che esiste da decenni per riportare tutti i casi di “reazione avversa ai vaccini” (nelle due settimane successive alla vaccinazione) mostra ora 3,700 morti, 2,700 casi di disabilità permanente e 3,274 casi di “life threatening events” cioè persone ricoverate al pronto soccorso in pericolo di vita. Con gli altri vaccini per bambini e con i vaccini antinfluenzali i casi di morti, disabili e ricoveri in emergenza susseguenti al vaccino sono piuttosto rari, parliamo di poche decine. Con i vaccini Covid siamo già ora complessivamente a circa 10mila persone tra decessi, rischio vita e disabilità permanenti. Il sistema di monitoraggio europeo mostra un numero quasi uguale di morti susseguenti alla vaccinazione.
- Mentre nel caso dei morti Covid l’età media è di 81 anni in Italia o UK e di 77 anni in America, nel caso dei morti susseguenti alla vaccinazione l’età media è molto più bassa e si riportano nelle cronache casi anche di trentenni, ventenni e persino di ragazzi di 15 anni. In termini statistici di “anni di vita persi” è molto diverso vedere morire un ragazzo oppure un ultraottantenne.
- In quasi metà degli Stati USA, quelli governati dai Repubblicani, in particolare Florida, Texas e Missouri per fare esempi di Stati con popolazione pari a Francia e Italia messe assieme si è riaperto da inizio marzo tutto, anche gli stadi a capienza normale e si sono eliminate le mascherine. In alcuni stati piccoli, come South Dakota e Idaho, non si è mai imposto praticamente nessuna restrizione. Tutti i dati di morti, morti Covid e anche contagi non indicano nessuna differenza in peggio con gli Stati come California, New York, Massachusetts invece governati dai Democratici dove si è imposto un lockdown “all’italiana”.
- Il CDC americano, l’autorità USA sanitaria, ha rivisto le linee guida per effettuare i tamponi indicando sul suo sito che tamponi sopra 28 o 30 cicli non sono affidabili per indicare da soli un contagio e riportano “falsi positivi”. Come noto in Italia non è indicato il numero di cicli che si utilizzano, ma si suppone che si vada oltre i 40 cicli.
Questi sono fatti documentati, che chiunque può verificare tramite il sito dell’Istat, il sito del sistema USA VAERS, nel caso delle Seychelles con una semplice ricerca Google e i vari siti che riportano i morti e i casi. Noi non offriamo qui una interpretazione, ci limitiamo ad evidenziarli, sottolineando che ci sembra sbagliato che non costituiscano oggetto di dibattito pubblico.
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