Coronavirus
Covid: Abruzzo, Emilia e Toscana in giallo. "Caos senza misure significative"

Palermo, ospedali in tilt. Bollettino nazionale: su i decessi a 223, la positività vola al 22%
Covid, i nuovi casi sono 108.304 e 223 i morti, la positività sale al 22%. Abruzzo, Emilia, Toscana, V.d'Aosta passano in giallo dal 10 gennaio
Sono 108.304 i nuovi casi Covid nelle 24 ore in Italia, contro i 219.441 di ieri e i 144.243 di sette giorni fa. Un calo legato all'effetto del giorno festivo: i tamponi infatti sono 492.172, ben 650mila in meno rispetto al giorno prima, tanto che il tasso di positivita' schizza al 22% (era al 19,7%). I decessi sono 223 (ieri 198), per un totale di 138.697 vittime dall'inizio dell'epidemia. Ancora in netta crescita i ricoveri: le terapie intensive sono 32 in piu' (ieri +39) con 120 ingressi del giorno, e salgono a 1.499, mentre i ricoveri ordinari sono 764 in piu' (ieri +463), 14.591 in totale. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che colloca in zona gialla a partire da lunedi' 10 gennaio Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Val d'Aosta.
Brusaferro: "Aumento casi 20-29 anni, rallenta la crescita nella fascia 5-11"
"In molti Paesi le curve epidemiche si stanno impennando e anche in Italia c'e' una rapida impennata nel numero dei nuovi casi di Covid nelle ultime settimane. C'e' una fortissima circolazione del virus in tutte le Regioni in termini di casi tranne che nella PA di Bolzano dove ci sono segnali di una decrescita". Lo afferma il presidente dell'Istituto superiore di sanita', Silvio Brusaferro, commentando in un video i dati del monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss. "C'e' una crescita dei casi Covid soprattutto nella fascia d'eta' 20-29 anni, seguita da quella 10-19 e 30-39, ma cominciano ad essere coinvolte anche le fasce d'eta' piu' avanzate e questo e' un elemento su cui occorre particolare precauzione. C'e' stato invece un rallentamento della crescita della curva tra i 5 e 11 anni ma c'e' comunque la necessita' di ricoveri ospedalieri anche per la fascia sotto i 19 anni", conclude Brusaferro.
Covid, Iss: "Senza misure significative rapido aumento ricoveri"
L'epidemia si trova "in una fase delicata e, in assenza di misure di mitigazione significative, un ulteriore rapido aumento nel numero di casi e nelle ospedalizzazioni nelle prossime settimane e' altamente probabile". Lo rileva il report settimanale di monitoraggio del ministero della Salute e Iss. "Alla luce della elevata incidenza e della circolazione della variante Omicron di Covid - si legge nel documento - e' necessario il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento. Una piu' elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di eta', anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l'impatto soprattutto clinico dell'epidemia anche sostenuta da varianti emergenti".
Covid, ospedali Palermo in tilt: tensostrutture e medici in campo
Dopo una crescente richiesta di ricoveri e' stato necessario attrezzare due punti medici avanzati in tensostruttura all'ingresso degli ospedali Cervello e Civico di Palermo. Si sta valutando di posizionare un terzo e analogo punto medico avanzato anche all'ospedale di Partinico. Questi presidi, prontamente organizzati dalla direzione del 118, sono fondamentali per far scendere i pazienti dalle ambulanze e avviare la loro presa in carico ed evitare le file di mezzi che hanno caratterizzato i nosocomi in particolare il Cervello dalla sera di mercoledi'.
La struttura commissariale per la gestione dell'emergenza Covid di Palermo ha messo a disposizione del presidio all'ospedale Cervello personale sanitario dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20 per aiutare i colleghi del pronto soccorso del Cervello. Si stanno approntando, inoltre, altri posti letto Covid all'ospedale di Partinico, all'ospedale Civico e allo stesso ospedale Cervello. La rianimazione di Partinico e' stata riattivata in rianimazione Covid.
"Queste ulteriori misure - dice il commissario Covid di Palermo, Renato Costa - permetteranno di affrontare i prossimi giorni con maggiore serenita', in attesa del raggiungimento del picco, che ci auguriamo possa essere tra circa due settimane. Per fortuna, pero', va detto che la condizione epidemiologica e' migliore rispetto al passato: abbiamo un minor numero di morti, le terapie intensive non sono sotto pressione come l'anno scorso, la percentuale di vaccinati ci sta aiutando. In conclusione: abbiamo buone prospettive per superare questo momento".
Prosegue intensamente la campagna vaccinale dei bambini e degli adulti negli hub di Palermo, cui si somma l'attivita' dei drive-in per l'esecuzione dei tamponi rapidi e una potenziata attivita' di tutto il personale medico e amministrativo della Fiera del Mediterraneo per recuperare i ritardi determinati dall'impennata dei contagi.
Continua, inoltre, il reclutamento del personale da destinare ai drive-in, alle vaccinazioni e all'assistenza domiciliare. Il quadro del resto e' complicato. Ieri oltre 14 mila nuovi positivi, il doppio del giorno precedente. Nella settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio si e' registrato un nuovo picco della curva epidemica con 25.251 nuovi casi diagnosticati e un incremento di oltre il 73% rispetto al periodo precedente.
L'incidenza cumulativa settimanale, spiega il dipartimento regionale Dasoe dell'assessorato alla Salute, e' ulteriormente aumentata al valore di 521 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. L'andamento dei contagi si e' accompagnato anche a un incremento del 37% di nuove ospedalizzazioni settimanali (646) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. Quasi tre pazienti su quattro ricoverati nella settimana di riferimento risultano non vaccinati o con ciclo vaccinale non completato.