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Coronavirus
Covid, Europarlamento approva il Green Pass: da quando parte e cosa prevede

 Il Parlamento Europeo ha approvato, a larga maggioranza, il regolamento che istituirà il certificato Covid Ue digitale, o Green Pass, che entrerà in vigore il prossimo primo luglio. Lo ha annunciato aprendo i lavori il presidente David Sassoli, a Strasburgo. Il pass attesterà l'avvenuta vaccinazione completa (con validità a partire da 14 giorni dopo l'ultima dose), la guarigione dalla Covid-19 (fa fede il tampone positivo, dopo l'undicesimo giorno per 180 giorni) e l'esito negativo di un test (72 ore di validità per il molecolare, 48 ore per il rapido).

La plenaria, informa il Parlamento, ha approvato i nuovi regolamenti Ue sul certificato Covid digitale con 546 voti a favore, 93 contrari e 51 astensioni (per i cittadini dell'Ue) e con 553 a favore, 91 contrari e 46 astensioni (per i cittadini di Paesi terzi residenti nell'Ue). Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice Qr.

In pratica, si tratta di tre certificati distinti per la vaccinazione, la guarigione e il test. Un quadro comune dell'Ue renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l'Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni. Il sistema si applicherà dal primo luglio 2021 e resterà in vigore per 12 mesi. Il certificato non costituirà una condizione preliminare per la libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. 

Durante i negoziati tra le istituzioni, i deputati hanno ottenuto un accordo che stipula che gli Stati dell'Ue non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati, come quarantena, autoisolamento o test, "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica". Si dovrà tenere conto delle prove scientifiche, "compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)".

Le misure dovranno essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di 24 ore. I Paesi dell'Ue sono incoraggiati a garantire che i test abbiano prezzi abbordabili e siano ampiamente disponibili. Su richiesta del Parlamento, la Commissione si è impegnata a mobilitare 100 milioni di euro dallo strumento per il sostegno di emergenza per consentire agli Stati membri di acquistare test per il rilascio di certificati di test digitali Covid dell'Ue.

Tutti i Paesi dell'Ue devono accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per i vaccini autorizzati dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema). Spetterà agli Stati membri decidere se accettare anche i certificati per i vaccini autorizzati secondo le procedure nazionali o per i vaccini elencati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per l'uso d'emergenza. Tutti i dati personali dovranno essere trattati in linea con il regolamento generale sulla protezione dei dati. I certificati saranno verificati offline e non saranno conservati dati personali.

"Oggi - dice il presidente della commissione per le libertà civili e relatore Juan Fernando López Aguilar (S&D, Spagna) - il Parlamento ha dato il via al ripristino della libera circolazione e a uno Schengen pienamente funzionale, mentre continuiamo a combattere questa pandemia. Il certificato Covid digitale dell'Ue funzionerà dal 1° luglio e garantirà viaggi sicuri e coordinati quest'estate".

"Gli Stati dell'Ue - continua Lopez Aguilar - sono incoraggiati ad astenersi dall'imporre ulteriori restrizioni, a meno che non siano strettamente necessarie e proporzionate, ed è rassicurante che alcuni stiano già rilasciando il certificato". Il testo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, per l'entrata in vigore e l'applicazione immediata dal primo luglio 2021. 

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