Coronavirus
Covid, guarire dall'infezione non assicura anticorpi più forti o l'immunità

Uno studio ha rivelato che ammalarsi di Covid per poi guarire, non comporta per forza una formazione di anticorpi e, dunque, nemmeno la futura immunità al virus
Covid, ammalarsi non assicura né anticorpi né immunita: la conferma di uno studio
Una precedente infezione da Covid-19 non assicura la formazione degli anticorpi e non conferisce l’immunità a una possibile reinfezione. Questo il risultato di uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati della Northwestern University e del Weinberg College of Arts, che hanno valutato anche l’efficacia dei vaccini attualmente in distribuzione contro le principali varianti di preoccupazione.
Il team, guidato da Thomas McDade e Alexis Demonbreun, ha testato campioni di sangue di adulti risultati positivi all’infezione da nuovo coronavirus per stimare la durata dei benefici derivanti dalla vaccinazione con i farmaci prodotti da Pfizer e Moderna. Gli studiosi hanno testato gli anticorpi neutralizzanti per SARS-CoV-2 suscitati da un’infezione precedente e dall’inoculazione. Stando ai risultati del lavoro, la risposta anticorpale negli adulti precedentemente infettati da Covid-19 diminuisce del 20 per cento dopo due mesi dal richiamo con un vaccino a base di mRNA.
I ricercatori suggeriscono inoltre che la precedente esposizione a SARS-CoV-2 non garantisce un livello elevato di anticorpi, né una robusta risposta anticorpale. “Nei campioni di sangue raccolti circa tre settimane dopo la seconda dose”, riporta McDade, “il livello medio di inibizione era del 98 per cento”. Gli scienziati hanno poi testato le varianti emergenti B.1.1351 (Beta), B.1.1.7 (Alpha) e P.1 (Gamma), scoprendo che il livello di inibizione di questi ceppi era significativamente più basso, compreso tra il 67 e il 92 per cento.
I ricercatori hanno inoltre scoperto che la risposta anticorpale alla vaccinazione variava in base alla gravità dei sintomi manifestati durante l’infezione. “Il nostro studio”, continua l’esperto, “suggerisce che la precedente esposizione a SARS-CoV-2 non garantisce un alto livello di anticorpi. Per le persone che hanno avuto Covid-19 in forma lieve o asintomatica, abbiamo riscontrato una risposta paragonabile a quella di chi non è mai stato esposto”.
Gli studiosi precisano inoltre che il vaccino protegge in misura inferiore dalle varianti rispetto al ceppo originale. “Questi risultati”, conclude McDade, “indicano che è davvero importante completare il ciclo di vaccinazione anche se si è stati precedentemente infettati da Covid-19”.