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Covid: Lamorgese, autocertificazioni controllate attentamente

Covid: Lamorgese, autocertificazioni controllate attentamente

"Parliamoci chiaramente, i dati ancora alti della trasmissione del Covid-19, anche in ambito familiare, ci devono indurre a diffondere il piu' possibile un appello all'autocontrollo e al senso di responsabilita'". Lo afferma in un'intervista al Quotidiano Nazionale il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, la quale a questo proposito chiarisce che "le autocertificazioni saranno oggetto di controllo attento da parte delle forze di polizia", che operano dallo scorso marzo su tutto il territorio nazionale, e che fino ad oggi hanno controllato "trenta milioni" di persone "mentre circa otto milioni" sono state le verifiche sugli esercizi commerciali. Quest'anno, conclude la ministra, "dobbiamo fare un sacrificio per evitar, poi, di dover pagare un prezzo troppo alto nei prossimi mesi".

CORONAVIRUS: LAMORGESE, 'NESSUN CEDIMENTO SUI CONTROLLI'

''La curva dei contagi evidenzia un andamento ancora sostenuto per cui non ci possiamo permettere cedimenti nel rispetto delle regole. Un adeguato livello di attenzione al distanziamento e all'uso della mascherina si ottiene con i controlli, ma va ricordato a tutti che la tutela della salute degli altri e dei nostri cari è affidata soprattutto a noi stessi. Per questo non mi stanco di far leva sul senso di responsabilità, per evitare che anche in queste feste di Natale si ripetano quei comportamenti disinvolti che si sono verificati la scorsa estate''. Così, sulle disposizioni di Natale per contrastare l'epidemia da Covid, la ministra dell'Interno Luciana LAMORGESE che, in un'intervista al Messaggero, riguardo lo shopping prenatalizio afferma: ''Mi rendo conto che ci sia una gran voglia di tornare alla normalità, superando restrizioni e divieti. Comprendo anche il desiderio di ritrovarsi a Natale con amici e parenti. Ma, pur riconoscendo il grande senso di responsabilità dimostrato dalla maggior parte degli italiani, dobbiamo ricordarci che siamo all'apice di una pandemia, per di più con un nuovo ceppo in circolazione, e per questo è prevedibile che per alcuni mesi ancora non sarà possibile abbassare la guardia''. ''Il governo ha fortemente raccomandato di adottare anche in casa l'uso della mascherina quando non si mangia e il distanziamento a tavola - prosegue LAMORGESE -. Per tutelare gli anziani ei più deboli dobbiamo comprendere fino in fondo che soltanto il senso di responsabilità e l'autocontrollo potranno evitare l'esplosione dei contagi dopo le feste di Natale. I controlli delle forze di polizia saranno comunque rigorosi secondo un piano di rafforzamento delle misure per la vigilanza sul territorio che riguarda ovviamente non solo quelle anti Covid ma, come sempre in chiave preventiva, anche la minaccia terroristica e la tutela generale dell'ordine e della sicurezza pubblica''.

"Anche con il lockdown della scorsa primavera, le forze di polizia hanno agito con umanità ed equilibrio, cercando sempre di mettersi nei panni del cittadino. Questo, però - precisa la ministra -, non vuol dire che ci saranno cedimenti davanti a violazioni e comportamenti scorretti che potrebbero mettere in pericolo non solo la propria salute ma anche quella degli altri. È uno sforzo enorme che è stato intensificato in queste feste''. Riguardo i gruppi di giovani che si sono riuniti per picchiarsi tra di loro, "sono fenomeni molto preoccupanti - commenta - perché danno l'idea del livello di sottovalutazione che circola tra i giovani rispetto ai rischi sanitari collegati al virus. Anche in questa fase di emergenza sanitaria è naturale che i giovani cerchino luoghi e occasioni di aggregazione. Ma gli assembramenti che sono visti di recente a Villa Borghese non sono assolutamente tollerabili, oltre che per il contagio, anche per il fatto che sono sfociati in risse e comportamenti violenti. Contro questi fenomeni verrà esercitato il massimo rigore anche se ritengo indispensabile una adeguata azione di prevenzione da parte delle famiglie''. Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, il 7 gennaio, ''ai prefetti è stato chiesto di produrre entro Natale i documenti operativi che prevedano una rimodulazione dell'offerta del trasporto urbano ed extraurbano - prosegue LAMORGESE - e che tengano conto di una differenziazione degli orari di ingresso e di uscita previsti per gli istituti scolastici, l'articolazione della didattica nell'arco di sei giorni alla settimana e la riduzione della durata delle lezioni a 45/50 minuti. Nell'ultima riunione in video conferenza che ho tenuto dal Viminale, i prefetti dei capoluoghi della regione hanno dato atto degli sforzi compiuti da tutte le province per coordinare i due comparti, scuola e trasporti, in vista del ritorno della didattica in presenza. Le maggiori criticità potrebbero insorgere nelle grandi aree metropolitane, come quella di Roma, di Milano e di Napoli, e per questo sono allo studio anche i piani per presidiare i principali nodi di scambio e gli ingressi delle linee metropolitane per indirizzare gli utenti verso i mezzi di superficie e per scongiurare gli assembramenti nelle ore di punta''.

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