Coronavirus
Governo, dal 3 maggio le zone gialle. Ma chi vaccina poco avrà meno riaperture

Draghi: "Le riaperture devono essere sicure e irreversibili". Sicilia e Sardegna restano nella fascia di rischio più alta: entrambe rosse
Governo, dal 3 maggio le zone gialle. Ma chi vaccina poco avrà meno riaperture
L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. Il numero dei contagiati diminuisce ma non con la velocità auspicata, a preoccupare è soprattutto la pressione sugli ospedali, specie nei reparti di terapia intensiva. Il dato sui decessi giornalieri, invece, si conferma drammatico. Sesto Paese al mondo per vittime totali, ma chi ci precede in classifica ha molti più abitanti. Nonostante questo il governo sta per allentare un po' la presa, dando il via libera alle riaperture, seppur graduali, e fissando una data: il 3 maggio, per il ritorno alle zone gialle. L’inizio del nuovo mese - si legge sul Corriere della Sera - segnerà un cambio di fase dopo mesi di restrizioni severe. Nelle zone con meno contagi e più anziani vaccinati i ristoranti riapriranno almeno a pranzo e si potrà circolare all’interno della propria regione. Il presidente Draghi intende muoversi «con grande prudenza», non rinuncia a dare priorità al ritorno in classe delle superiori e dovrà trovare una mediazione tra le diverse spinte che agitano il governo. Il premier: "Le riaperture devono essere sicure e irreversibili".
Toccherà oggi al Cts - prosegue il Corriere - valutare se le proposte sono compatibili con la velocità e la forza delle varianti. Per quanto la linea europea della prudenza sia stata la sua bussola in queste settimane, Draghi è preoccupato per la stanchezza degli italiani e per la tensione che ha cominciato a sfogarsi nelle piazze. Le decisioni saranno assunte sulla base dei dati del monitoraggio di venerdì prossimo. Quello di oggi autorizza la Puglia a sognare l’arancione, vede la Sicilia rischiare il rosso e la Campania tornare in arancione, mentre Sardegna e Valle d’Aosta restano nella fascia di rischio più alta. I parametri per il ritorno alla zona gialla cambieranno. Il tavolo di coordinamento tra Regioni e Iss sta studiando un numero minimo di tamponi da effettuare. Ma il tema più discusso è come saranno conteggiati i vaccini somministrati agli anziani, perché secondo i governatori si deve tenere conto anche di quante persone aderiscono alla campagna vaccinale.