Tabaccai "ladri" e comunioni armate, gli effetti sociali del Covid - Affaritaliani.it

Coronavirus

Tabaccai "ladri" e comunioni armate, gli effetti sociali del Covid

Di Mirco Maggi

Il Covid ci sta facendo impazzire, sembra che siamo tutti più cattivi. Sembra che sia tornata la legge del più forte

Negli anni questa "assenza" politica, (anzi, spesso è proprio la politica stessa che alimenta il fenomeno) ha permesso il degenerare del degrado collettivo, che si stenta a vedere a occhio nudo, ma che si avverte e si percepisce in ogni singola azione. Sempre che non si abbia la mente distolta da altro. E qui entra in campo la politica negativa, e cioè la televisione asservita, i finti media che bombardano di notizie fake, i social che polverizzano i contatti reali. Le persone più fragili e più influenzabili vengono di fatto anestetizzate, bombardate di "niente", di contenuti vuoti, di stili esistenziali privi di valori.

Oggi si crede più a Barbara d'Urso che alla storia d'Italia; si è convinti che "l'isola dei famosi" sia qualcosa di reale, che i Talent siano veri, che i talk-show forniscano spaccati di realtà. Ma è tutto finto, è tutta menzogna, ma funziona alla meraviglia ed è il viatico verso l'impoverimento intellettuale di chi cade in quella trappola. Ecco perché i giornali veri sono quasi tutti scomparsi o in agonia e in fallimento e nessuno li legge o li compra più, perché si crede solo alle testate giornalistiche (spesso finte e spesso figlie di movimenti politici occulti) che parlano di qualcosa che non è reale, ma che fa comodo credere che lo sia.

Un esempio su tutto e su tutti: quello di Salvini e della Meloni: in un momento storico così disperato, nel pieno di una pandemia, nella lotta intestina dei pro e contro i vaccini, nel barcamenarsi di ognuno di noi nel tentativo di restare a galla, cosa fanno questi due signori? Dichiarano guerra al reddito di cittadinanza: ecco qual è il vero colpevole di tutto! E lo fanno bene, con credibilità e con impegno, e si fanno credere dalle masse distratte dalle menzogne, dai problemi e dalle mille difficoltà. Distolgono l'attenzione con un problema che è l'esatto contrario del problema reale, perché la povertà esiste, eccome se esiste cari Salvini e Meloni, e va contrastata, e non incentivata.

Il RDC sarà anche sbagliato nella forma, sarà senz'altro migliorabile, sarà addirittura sostituibile con un'altra strategia, ma deve esistere uno Stato che si occupa dei più fragili, e deve esistere un sostegno vero e reale nei confronti di chi non ce la fa più. Salvini e Meloni invece fanno il salto della cavallina, e danno addosso al sostegno come se fosse il principe di tutti i mali del paese; ignorando così il problema dei veri poveri, di chi ha perso il lavoro, la casa, la famiglia, la credibilità, e spesso anche la dignità; e continuano ad inneggiare contro un falso nemico, contro qualcosa che non esiste, senza proporre nulla di alternativo nei confronti di chi versa in difficoltà concrete. E quello che è più preoccupante è che riescono a farsi credere! Proprio come i finti Reality, i finti Talk-show e i finti Talent.

Che poi Renzi proponga addirittura un referendum (l'ultimo gli è costato il posto di lavoro) proprio contro il RDC, è il segnale dell'errore, è il termometro della febbre alta, ormai da coma irreversibile di una politica reale e sociale del tutto assente, la cui mancanza genera violenza e sostiene e alimenta la cultura dell'odio e della cattiveria, e incita allo sfacelo comportamentale degli italiani, quasi tutti ormai alla fame, quasi tutti nei guai, e quasi tutti sommersi dai debiti e dalle difficoltà.

Mala tempora currunt: ma purtroppo non è solo questo. Il problema è che se ne preparano di peggiori. Eccome.