Vaccini, von der Leyen sotto attacco. Lei: "AstraZeneca dovrà restituirceli"
La presidente Ue: "Presto avremo le prove e saranno costretti ad ammettere di averli venduti ad altri Paesi"
Vaccini, von der Leyen sotto attacco. Lei: "AstraZeneca dovrà restituirceli"
L'emergenza Coronavirus continua in Italia e nel mondo. Prosegue la caccia ai vaccini e perquesto è finita nel mirino della critica la presidente dell'Ue Ursula von der Leyen, accusata per aver siglato con le cause farmaceutiche contratti troppo blandi, che vengono disattesi. Lei in un'intervista a Repubblica, difende l’operato della Commissione europea e conferma l’obiettivo di immunizzare il 70% della popolazione adulta entro l’estate annunciando che con AstraZeneca, che ha annullato il 70-75% delle consegne all’Unione per il primo trimestre, non finisce qui: "Ci aspettiamo - spiega von der Leyen - che recuperi le dosi tagliate. Quando avremo i dati completi torneremo al tavolo con AstraZeneca e li richiameremo ai loro obblighi".
"In politica - prosegue Von der Leyen a Repubblica - ci sono sempre alti e bassi, ma l’importante in una campagna di immunizzazione è centrare il risultato finale. Siamo appena all’inizio di una maratona e mi sento di confermare l’obiettivo di arrivare a vaccinare il 70% della popolazione adulta in Europa entro l’estate. A un mese dall’avvio delle inoculazioni abbiamo consegnato 18 milioni di dosi. Posso dirvi che a febbraio ne arriveranno altre 33 milioni e a marzo 55 milioni. Nel secondo trimestre saranno ancora di più: 300 milioni dalle tre aziende già autorizzate dall’Ema (Pfizer-BionTech, Moderna e AstraZeneca, ndr) e, se otterranno anche loro il via libera, altre 80 milioni di fiale da Johnson and Johnson e Curevac. Siamo sulla buona strada, alla fine avremo 2,3 miliardi di vaccini, quasi il triplo di quelli che ci servono e potremo aiutare anche i paesi vicini all’Unione".
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