Anche l'Italia celebra la Festa dell'Uomo

Martedì 19 novembre si festeggia in Italia la neonata (almeno nel nostro Paese) Giornata Internazionale dell’Uomo patrocinata dall’ONU
con una celebrazione nella città di Bari. Lo slogan? "Anche i diritti degli uomini e dei ragazzi.. sono diritti umani".
La Giornata nasce per colmare il “vuoto” riguardo diritti e cura degli uomini (adulti e adolescenti) essendoci già giornate internazionali per la donna (8 marzo) e per l’infanzia (20 novembre). Tra i temi della giornata: modelli maschili, salute fisica e psicologica di uomini e ragazzi, discriminazioni verso l’uomo, relazioni uomo/donna, contributi positivi dell'uomo nella società.
IL MANIFESTO (da http://festadelluomo.paternita.info/)
La Giornata Internazionale dell’Uomo è nata nel 1999 in Trinitad e Tobago. Oggi è supportata da molti gruppi ed istituzioni, tra cui ONU e UNESCO, e viene celebrata in oltre 60 stati nel mondo.
Le linee guida
MODELLI POSITIVI, Celebrare i contributi positivi dell’uomo in società, in famiglia, verso i figli e l’ambiente.
MEDIA, Non solo notizie di reato e modelli maschili negativi. Non solo celebrità di cinema, sport e politica. Ma anche e soprattutto persone e lavoratori di tutti i giorni che vivono vite rispettabili ed oneste.
SALUTE, Migliorare la salute fisica, psicologica e spirituale degli Uomini e dei Ragazzi.
DISCRIMINAZIONI, Parlare delle discriminazioni contro gli uomini nei pubblici servizi, nell’educazione, sulla salute, nella legge e nei tribunali, in famiglia, sui media e nelle aspettative sociali.
RELAZIONI, Migliorare le relazioni tra gli uomini, la fratellanza e le relazioni tra uomini e donne promovendo l’uguaglianza civile ed il mutuo aiuto.
UN MONDO MIGLIORE, dove le persone possano crescere e raggiungere il loro potenziale, in sicurezza.
5 punti chiave
- Migliorare l’aspettativa di vita dell’uomo: In tutto il mondo l’aspettativa di vita dell’uomo è minore. In Europa i tassi di mortalità degli uomini sono superiori a quelli delle donne per tutte le cause di morte. (EUROSTAT, 2011)
- Aiutare gli uomini a chiedere e ricevere aiuto: I suicidi fanno più vittime delle guerre. Ogni anno 750.000 si tolgono la vita, oltre 2/3 sono maschi. In tutto il mondo gli uomini ed i ragazzi hanno maggiori difficoltà ad essere aiutati per problemi mentali ed emotivi.
- Accesso all’educazione ed allo studio: La maggior parte degli abbandoni scolastici sono maschili. Scarsa educazione è collegata con cattiva salute, disoccupazione, povertà, delinquenza, disgregazione famigliare, solitudine ed emarginazione.
- Rifiutare la tolleranza della violenza verso uomini e ragazzi: Ogni anno 500.000 persone muoiono a causa di violenze, 4 su 5 sono uomini e ragazzi. Idem per cattiva salute, disabilità, morte prematura. Ci sono tante campagne contro la violenza sulle donne, ma non contro la violenza sugli uomini ed i ragazzi.
- Promuovere la paternità ed i modelli maschili: La paternità gioca un ruolo fondamentale nella crescita e nella felicità dei figli, assicuriamoci che le istituzioni garantiscano ai figli il diritto ad avere un padre, e che supportino i padri perché possano fare il meglio per i loro figli.