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Brexit, viaggi: cosa succederà ai voli low cost

Che cosa succederà ora al turismo, tra le tante possibili conseguenze della Brexit? Secondo un recente report dell'Associazione britannica degli agenti di viaggio (Abta), la Brexit potrebbe far aumentare i prezzi e diminuire i voli delle compagnie low cost da e per il Regno Unito.

I NUMERI - Nel 2014 i viaggi verso l'Ue sono stati 29,3 milioni (per vacanze) e 4,6 milioni (per affari). La direzione contraria è stata percorsa da 8,8 milioni di volte per svago e 6 per business. Sono stati 855 mila i viaggi dall'Italia e 2,1 milioni quelli per il nostro Paese. In totale più di 12 miliardi di euro spesi per viaggiare per il Regno Unito e oltre 25 quelli  per spostarsi dalla Gran Bretagna agli altri Paesi dell'Ue.

LA RICERCA - Una parte di questa cifra arriva dal trasporto aereo e dalle compagnie low cost. Con l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea il report prevede un impatto "molto negativo" a causa dell'incertezza regolatoria che ne seguirebbe. Le compagnie che viaggiano per e dalla Gran Bretagna dovranno muoversi in un nuovo quadro normativo, che però ha bisogno di tempo. Un processo, ipotizza l'Abta,  che potrebbe durare diversi anni. Il risultato? Un limbo "dannoso per il settore". E l'uscita dall'Ue "molto probabilmente porterebbe a un aumento delle tariffe e a un calo dei voli" tra paesi dell'Unione e Uk.

COSA CAMBIA - Al momento si potra' continuare ad andare in Gran Bretagna con una carta d'identita' valida per l'espatrio (e beneficiando di una sterlina ai minimi...) ma e' molto probabile che, una volta formalizzata l'uscita di Londra dall'Ue, sara' necessario il passaporto per varcare i confini di Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Per la Repubblica d'Irlanda, invece, restera' sufficiente avere la carta d'identita'. Nel settore aereo ci saranno ripercussioni negative per le low cost con meno voli sulla Gran Bretagna: Ryanair ha gia' fatto sapere che rischia di non poter piu' assicurare collegamenti tra Regno Unito e resto d'Europa come compagnia irlandese e Easyjet potrebbe trasferire la sede centrale nell'Europa continentale.

RYANAIR - "Il mercato unico ha consentito a Ryanair di promuovere la rivoluzione dei voli a basso costo in Europa", aveva ricordato nei giorni scorsi Michael O'Leary, l'amministratore delegato della compagni aerea a basso costo britannica Ryanair, che si era schierato apertamente contro la Brexit.

"I giovani credono che il futuro sia in Europa. E solo con il Regno Unito in Europa c'e' futuro": aveva detto due giorni fa, parlando con l'AGI dai giardini del Parlamento di Westminster, Michael O'Leary. "Ryanair e' il piu' importante vettore del Regno Unito e noi trasportiamo oltre 40 milioni di persone l'anno da e per questo paese", ha aggiunto il fondatore della compagnia irlandese low cost vestito con uno sgargiante abito meta' 'Union jack', come si definisce la bandiera britannica, e meta' con le stelle del vessillo europeo. "Da parte nostra posso dire che noi possiamo investire nel Regno Unito solamente se il Regno Unito rimane nell'Unione europea. Ed e' per questo che noi raccomandiamo fortemente di restare in Europa". Del resto, ha continuato O'Leary, "la gran parte dei dirigenti d'azienda e' molto preoccupata per l'economia britannica. E il voto per il 'Remain' e' un voto per una migliore occupazione, per una migliore economia e per una migliore Europa".

EASYJET - EasyJet è fiduciosa che il risultato del referendum che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea "non avra' un impatto sulla sua strategia e sulla sua capacita' di conseguire una crescita sostenibile e di lungo termine dei ricavi e un ritorno agli azionisti" e fara' in modo che i consumatori possano continuare a beneficiare di "tariffe basse". E' quanto sottolinea in una nota di stamattina la compagnia aerea precisando di "essersi preparata" a questa evenienza e di "aver lavorato su un numero di opzioni che le consentiranno di continuare a volare in tutti i suoi mercati".

La compagnia si concentrera' per "accelerare le discussioni con il Regno Unito, i governi Ue e le autorita' regolatorie per assicurare che il Regno Unito resti parte nel mercato unico europeo dell'aviazione. Questo consentira' alle compagnie aree europee di volare liberamente all'interno del Regno Unito e tra il Regno Unito e la Ue, alle compagnie britanniche di volare liberamente attraverso l'Europa e assicurera' ai consumatori di continuare a beneficiare di tariffe basse". La compagnia ha annunciato di aver scritto al governo britannico e alla Commissione europea per chiedere di impegnarsi perche' il Regno Unito rimanga parte del mercato unico europeo dell'aviazione.

 

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