Del mega brand non mi fido più
Come cambiano i consumatori europei
Sarà la tendenza a diffidare dell'establishment, sarà l'ondata di neo consumerismo che recentemente ha preso vigore in Europa (testimoniata in campo alimentare dalle battaglie contro i prodotti ricchi di olio di palma, glutine e lattosio), fatto sta che la gente si fida sempre meno delle grandi aziende, mentre ha un atteggiamento più favorevole nel confronto delle piccole realtà.
In definitiva, l'affidabilità dei megabrand pare seriamente messa in discussione.
Una conferma di questa tendenza arriva da "Triple R", una recente ricerca condotta da Censuswide e promossa da Ricoh, che ha coinvolto 3.600 consumatori di 23 paesi di Europa e Sud Africa.
Dall'indagine emerge che la maggioranza degli intervistati (53%) è convinta che le aziende di piccole e medie dimensioni siano più attente alle loro esigenze rispetto alle grandi imprese, nonostante queste ultime dispongano di maggiori risorse per poterlo fare. Da notare che solo un quinto dei consumatori (21%) sostiene il contrario, a fronte di un 26% di indecisi.
Le Pmi, sempre secondo la ricerca, potrebbe incrementare ulteriormente questa fiducia nei loro confronti, se riuscissero a migliorare il loro livello di servizio.
Dallo studio appare poi che il 57% dei consumatori è disposto a spendere di più con le aziende che lo fanno sentire importante: si enfatizza quindi la necessità per le imprese di interagire in modo personalizzato mediante comunicazioni su misura. L'importante è che le aziende siano chiare e trasparenti riguardo le modalità con cui gestiscono i dati personali necessari alla personalizzazione, come messo in evidenza dal 61% del campione.
"Nonostante abbiano molteplici possibilità di acquisto, i consumatori scelgono le aziende che li fanno sentire unici", conviene Javier Diez-Aguirre, vice president, Corporate Marketing, CSR & Environment di Ricoh Europe, "le Pmi si stanno muovendo nella giusta direzione, ma devono riuscire a migliorare la qualità del servizio clienti per superare le rivali più grandi. Il punto di partenza può essere l'utilizzo di tecnologie per migliorare l'efficienza, la velocità e la conoscenza dei consumatori".