Divorzio breve, tutte le novità. Di Sara Severini, avvocato matrimonialista
Di Sara Severini, avvocato matrimonialista, autrice su Affari della rubrica "Comunione e Separazione"
Il recente d.l. 132/ 14 convertito in legge 162 /14 (il cosiddetto "divorzio fai da te") ha introdotto importanti novità nell'ambito del diritto di famiglia, fornendo ai cittadini nuove strade, alternative alla via giudiziale, per potersi separare o divorziare.
Ma ci sono ulteriori cambiamenti: oggi l'approvazione del disegno di legge sul divorzio breve che consente ai coniugi di abbreviare i tempi per poter divorziare. Non saranno più necessari gli attuali tre anni di attesa dalla comparizione in tribunale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli minori.
La nuova legge riduce infatti, ad un anno in caso di separazione giudiziale o a sei mesi, se consensuale, la durata del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette di proporre la domanda di divorzio. Il nuovo termine decorre dalla notifica della domanda giudiziale o dal deposito o notifica del ricorso e, i sei mesi si applicano anche alle separazioni che, inizialmente contenziose, si trasformano in consensuali.
Anticipato anche il momento per chiedere la divisione dei beni: la comunione dei beni si potrà sciogliere alla prima udienza presidenziale, quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati e non più come attualmente a seguito di pronuncia definitiva di separazione. L’ordinanza con la quale sempre i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all’ufficiale di stato civile ai fini dell’annotazione dello scioglimento della comunione.
C’è poi l’applicazione immediata: il “divorzio breve” sarà operativo anche per i procedimenti in corso. E' un provvedimento volto a semplificare e velocizzare le procedure , nonché ad eliminare il carico di cause pendenti nelle aule giudiziarie.
Commenti positivi anche dal politico: “E' una norma di civiltà, in quanto sono decenni che il Paese aspetta norme più moderne che accorcino i tempi del divorzio riducendo peraltro quelle conflittualità di cui sono vittime in primo luogo i figli delle coppie che scelgono di separarsi"