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Costume
Lapo Elkann: tutti gli eccessi del rampollo creativo della Fiat. FOTO

Creativo, eccentrico, incline alle trasgressioni e agli eccessi: sono tanti i volti di Lapo Elkann, il 39enne (e' nato il 7 ottobre 1977 a New York) rampollo delle piu' celebre dinastia italiana che, dopo avere ereditato una fortuna dal nonno, Gianni Agnelli, ha scelto di mettersi in gioco con una vita intensa e a tratti spericolata, fatta di invenzione, trasformazione e anche rinascita. Figlio secondogenito di Magherita Agnelli de Pahlen e Alain Elkann, Lapo Elkann arriva dopo John, attuale presidente del gruppo Fca, e prima di Ginevra, la sorellina la cui nascita coincise con la separazione dei genitori piu' che ventenni. Lapo ha avuto un'infanzia di timidezza (era dislessico) all'ombra del nonno-icona, da cui ha ereditato, non si sa se per spirito imitativo o per Dna, la capacita' di non passare mai inosservato.

Con la maggiore eta',  Lapo Elkann si e' trasformato in un personaggio allegro, estroverso, eclettico, amante della bella vita e con la passione per le belle auto di cui e' collezionista (andava in giro con un prototipo in vetro trasparente di Giorgetto Giugiaro). Lapo si laurea in Relazioni Internazionali alla European Business School di Londra, trascorre due mesi alla catena di montaggio della Piaggio, presta servizio militare negli alpini e 24 anni diventa assistente personale di Henry Kissinger. Appassionato di calcio e della squadra di famiglia, la Juventus, il Wall Street Journal lo ha indicato come un'icona del Made in Italy di successo e Vanity Fair gli ha riservato per quattro volte il podio di uomo meglio vestito del mondo anche se lui non ha mai voluto i panni del dandy: "La mia non e' una posa, quello che faccio non lo faccio per stupire". Con i suoi 17 tatuaggi, dai jeans e sneakers ai completi doppiopetto firmati Caraceni, una sartoria d'annata.

Lapo Elkann è stato responsabile del 'brand promotion' di Fiat Group per il quale ha lanciato campagne pubblicitarie e azzeccatissimi gadget come le felpe, le cravatte e le borse in tiratura limitata con il logo anni'30 della casa automobilistica e la bandiera italiana, a indicare il legame fra il Lingotto e il Paese. Dopo essere entrato nei cda di varie aziende, nel 2007  Lapo ha fondato un'azienda di occhiali da sole, Italia Independent, che e' quotata in borsa e punta a "far sognare" con un marchio italiano "tra innovazione e tradizione".

I suoi successi imprenditoriali e di marketing sono stati macchiati dal lato oscuro della dipendenza dalla cocaina.  Lapo Elkann era gia' finito nei guai nel 2005 per droga e la compagnia di un'attempata trasgender, nonostante fosse fidanzato con la giovane attrice Martina Stella: fu poco dopo la morte del nonno e rischio' di morire per una overdose di coca in un quartiere a luci rosse di Torino. Lo salvo' in extremis la prostituta trasgender chiamando un'ambulanza. "Sono stato un idiota", disse all'epoca  Lapo Elkann a Vanity fair, dopo la disintossicazione in Arizona.

Eccessi che forse hanno le radici in un trauma giovanile: nel 2013  Lapo rivelo' di aver subito abusi "fisici e sessuali" quando era ancora bambino, a 13 anni. "Cose dolorose che mi hanno creato grosse difficolta' nella vita", spiego' senza indicare chi fosse il responsabile. "Il mio migliore amico, che era in collegio con me, per quasi 10 anni e ha vissuto quello che ho vissuto io, si e' ammazzato un anno e mezzo fa".

Nella lunga intervista concessa al Fatto Quotidiano,  Lapo Elkann annuncio' anche di voler creare una fondazione per chi e' passato attraverso la sua stessa esperienza. Resta, quella di Lapo, una vita spesso sopra le righe, come quando, seduto in prima fila allo Staples Center di Los Angeles, mentre assisteva a una partita Nba di basket, interferi' nel gioco toccando la palla e impedendo che la agguantasse Jose' Calderon, un giocatore dei Raptors di Toronto impegnati contro i suoi amati Lakers.

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lapo elkann eccessilapo elkann storialapo elkann trasgressione





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