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Costume
Millennials: l’emancipazione è donna. Ragazze fuori di casa prima dei maschi
La locandina della commedia francese "Tanguy". Il protagonista è un 28enne vive ancora coi genitori

Nella generazione che va via di casa più tardi, le ragazze lasciano il nido materno più dei ragazzi (51% delle donne contro il 38% dei loro coetanei). E le mamme italiane? Sono molto meno possessive di come il luogo comune le dipinge

I Millennials si emancipano più tardi rispetto alle precedenti generazioni. Meno della metà dei nati tra gli anni 80 e il 2000 ha lasciato il tetto famigliare, nello specifico solo il 44% degli under 35 è uscito di casa nel 2016, mentre appena il 26% di chi è ancora con mamma e papà prevede di farlo nel 2017.È quanto emerge da un’indagine condotta da Doxa per idealista che ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione giovanile italiana per capire aspetti pratici ed emotivi connessi all’uscita di casa.

Le ragazze sembrano più determinate a conquistare il proprio spazio rispetto ai ragazzi; il 51% di esse dichiara di essere uscite di casa rispetto a un 38% della popolazione maschile. Il matrimonio costituisce sempre meno motivo di uscita dal tetto familiare, perché aumentano le convivenze, lo studio e il lavoro.

Sempre meno sono anche case di proprietà; cresce l’affitto 2/3 degli intervistati che sono usciti di casa vanno ad abitare in case in affitto, per scelta o per motivi economici, come evidenzia più della metà del campione (54%) che mette in cima ai criteri di scelta il prezzo di acquisto o il canone di affitto. Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile comunicazione di idealista: “Nella scelta dell’abitazione prevale l’aspetto economico, perchè le condizioni delle famiglie sono peggiorate nell’ultimo decennio di crisi. Come emerge dalla ricerca, i giovani italiani sembrano consapevoli dell’importanza di emanciparsi presto, ma la società non li agevola, dal momento che instabilità lavorativa da un lato e alti canoni di locazione dall’altro rendono quello della casa tutta per sé un vero e proprio sogno”.

Altri elementi particolarmente sentiti dai giovani nella scelta dell’abitazione sono le caratteristiche del quartiere (36%), la zona di residenza (35%) e la vicinanza al posto di

lavoro (30%).  Oltre la metà dei Millennials si spostano per andare a vivere nella stessa città. Una sparuta minoranza - appena il 6% del campione -, vive nello stesso edificio dei genitori. Di solito tra la decisione di andare via di casa e “fare il passo” trascorrono in media 6 mesi. La ricerca si è soffermata sui sentimenti che accompagnano questo periodo per madri e figli: un mix di eccitazione (42%) e felicità (38%) per i ragazzi, di tristezza (59%) per le loro madri, anche se questo sentimento “dell’ultimo giorno” lascia il campo alla comprensione e a una presenza discreta nella vita del figlio.

Le mamme italiane si dimostrano meno possessive di come sono sempre state dipinte. I 2/3 delle madri intervistate pensano che i figli siano andati via al momento giusto, mentre i figli credono che la mamma preferisse che fossero rimasti ancora in casa.

Insomma tra le mamme italiane le ragioni del cuore vanno di pari passo con considerazioni di carattere pratico. C’è la piena consapevolezza che lasciare il nido familiare è fondamentale per l’indipendenza economica del proprio figlio, allo stesso tempo trova il modo di essere presente attraverso pranzi e cene insieme (79%), contatti telefonici giornalieri (76%), messaggi e chat (54%). Le madri poi non perdono l’abitudine di augurare quotidianamente il buongiorno/la buonanotte, preparare cibi pronti da consumare, o acquistare capi di abbigliamento per i loro figli.

Dalla distanza alla stanza, quando il figlio lascia casa che porta con sé? La biancheria (65%) mette d’accordo la maggior parte dei ragazzi, seguita da libri (58%) e fotografie di famiglia (45%). In genere sono le ragazze a portare nella nuova casa più oggetti dei ragazzi. Tra le cose i ragazzi lasciano invece volentieri nella loro vecchia casa c’è il letto (29% dei casi) e gli oggetti d’infanzia (24%) insieme a tante altre cose che restano nella loro stanza.

La stanza del figlio resta cristallizzata anche quando questi se ne va (60%), per il resto viene destinanta a svariati utilizzi como stanza degli ospiti (10%), viene occuparta da un’altra persona di famiglia (8%), viene utilizzata come studio/biblioteca/sala tv (6%), stanza degli hobby (5%) o cabina armadio (3%).

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millennials emancipazione donnadonne emancipazionedonne indipendenza





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