Pirelli festeggia i cinquant’anni del suo celebre calendario e dà una festa.
di Flavia Fiocchi
Pirelli festeggia i cinquant’anni del suo celebre calendario e dà una festa. A casa propria. Niente inviti esclusivi o abiti neri. Qui possono venire tutti. L’Hangar Bicocca si apre alla fotografia e alla moda, condita in salsa piccante tra bellezze quasi divine e sguardi ammiccanti, e sabato 23 e domenica 24 presenterà molti di quegli scatti che hanno fatto di questo calendario un oggetto cult: the Cal. Oltre 160 scatti, realizzati da 34 dei più grandi fotografi in circolazione e naturalmente il sipario alzato sull’edizione 2014: una chicca da biblioteca, un omaggio ad un occhio unico, Helmut Newton e 12 mesi con le foto che scattò nel 1986 tra l’Italia - in Chianti - e Montecarlo - e mai pubblicate. Un lavoro d’archivio che è celebrazione estetica e tecnica, nonché la curiosa coincidenza di datazione tra il 1986 e il 2014. Che dovesse essere una grande sorpresa ce l’eravamo immaginati, sarà stata l’occasione dei cinquant’anni, sarà stata quella preview, la scorsa estate quando in una spiaggia poco lontana da New York, Peter Lindbergh e Patrick Demarchelier, ideatori di alcuni tra i più bei Calendari, si sono ritrovati per fotografare delle altrettante storiche protagoniste del Calendario: Alessandra Ambrosio, Isabeli Fontana, Alek Wek, Miranda Kerr, Karolina Kurkova and Helena Christensen, quelle che dalle pagine di dicembre, maggio o agosto, hanno sorriso, immortalate per sempre in pezzo di storia, o quanto meno per il mese di riferimento.
Dal 1964 ne ha fatta di strada, incrociando il suo percorso con grandi fotografi come Richard Avedon, Mario Testino o Bert Stern, con poche divagazioni al femminile (solo tre le fotografe di the Cal, Annie Leibovitz, Sarah Moon, Inez van Lamsweerde). Ma la donna è lì, è protagonista, è sempre presente. Celebrazione della femminilità, senza cadere nel pubblicitario, gioco sensuale, senza spazi per la volgarità. Certo donne bellissime, incorniciate dalla perfezione fotografica, modelle rese modello ma pur sempre femmine, e per il 2014 niente nudi, niente photoshop, solo bianco e nero, l’incanto della Toscana, la sua semplicità. C’è davvero da chiedersi come abbiano fatto all’epoca a censurarlo. E dal momento che comprarlo non si può, perdersi quest’occasione per rivedere scatti che hanno fatto epoca, corpi statuari in luoghi da favola, sarebbe davvero come negarsi un momento di paradiso in questo inverno.
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