A- A+
Costume
Sofia, paradiso fiscale dei pensionati italiani. Il reportage
La moschea Banya Bashi,edificata nel 1576, è l’unica ancora in funzione a Sofia

Sofia, la terza città più antica d’Europa dopo Atene e Roma

Di Igor Righetti. Foto di Carla Pagliai

 

Sofia, capitale della Bulgaria dal 1879 dopo la liberazione russa dal dominio ottomano nel 1878, è la terza città più antica d’Europa dopo Atene e Roma. Il periodo migliore per visitarla va da maggio a settembre. Il fatto che sia una delle capitali europee meno frequentate a livello turistico e che la Bulgaria sia ancora una nazione poco conosciuta mi ha spinto a visitarla. È perfetta per chi ha bisogno di staccare la spina per un weekend. Con un volo Ryanair al mattino presto dalla tariffa imbattibile si ha poi un’intera giornata per visitarla subito. L’aeroporto dista soltanto venti minuti dal centro storico ed è ben collegato con una efficiente metropolitana a prezzi super vantaggiosi.

 

Città low cost

 

Una città low cost, cosmopolita e multiculturale, moderna e vivace, dove anche noi italiani ci possiamo sentire nababbi. Il cambio euro-lev, la moneta bulgara, è molto favorevole: un lev equivale a circa 50 centesimi di euro e il costo della vita è molto basso.  Tutto costa meno della metà che in Italia: una cena in un buon ristorante in centro viene sui 12/15 euro a persona, le sigarette 2 euro e 50 centesimi a pacchetto, un cocktail in un locale alla moda 5 euro e un monolocale in centro si affitta con 250 euro al mese.

 

La cucina che piace anche agli italiani

 

La cucina bulgara è gustosa: nei suoi piatti ci sono influenze greche, turche, macedoni e serbe. Molta carne, spezie, yogurt, insalate e zuppe. Deliziose le polpette (kebapcheta) e degni di nota gli involtini di foglie di cavolo (sarmi) e i corposi spiedini. Del resto è impossibile capire una nazione e la sua storia senza avvicinarsi alla sua cucina.

 

Una città ricca di storia

 

Nella sua lunga storia, a Sofia si sono succeduti tanti popoli che hanno lasciato il segno del loro passaggio: i traci, i romani, gli unni, i bizantini, gli ottomani, i bulgari e i russi.

In origine si chiamava Serdica, o Serdika o Sardica e venne fondata nel VII sec a.C. dalla tribù celtica dei Serdi che abitò la Tracia (regione che oggi corrisponde alla Bulgaria sud-orientale, alla Grecia Nord-orientale e alla Turchia europea). Nel I secolo a.C. la città venne conquistata dai romani e rinominata Ulpia Serdica. Nel 447 fu distrutta agli Unni e venne ricostruita dall’imperatore bizantino Giustiniano I cha la rinominò Triaditsa.

 

Nel 809 d.C. cambiò ancora nome sotto il primo impero bulgaro: Sredets. Nel 1376 venne nominata Sofia, dalla chiesa di Santa Sofia n cui si tenne il concilio nel 343 d.C. È stata quindi crocevia tra etnie, religioni e lingue. Nelle sue piazze convivono chiese ortodosse e sinagoghe, moschee e chiese copte. Il centro di Sofia si gira a piedi senza bisogno di prendere mezzi pubblici o taxi. A Sofia tutto sta cambiando con forsennata rapidità e gli interventi di rinnovamento sono continui.

 

Paradiso fiscale dei pensionati italiani

 

La Bulgaria è il nuovo Portogallo per i pensionati italiani. Chi passa più di 183 giorni l’anno nel Paese è considerato residente eogni anno aumentano i nostri connazionali in Bulgaria. Non serve la cittadinanza, ma un contratto d'affitto e un conto corrente bulgaro.

 

Trascorsi i 183 giorni, per il resto dell’anno si può vivere ovunque, anche in Italia ma con la pensione esentasse. Tra gli altri vantaggi offerti dalla Bulgaria c’è anche la Flat tax unica al 10%, il basso costo della vita e l’appartenenza all’Unione europea.

 

Che cosa vedere

 

La visita di Sofia comincia con una passeggiata lungo viale Vitosha, la strada dello shopping e della movida della città, ricca di negozi di ogni tipo e di grandi marche ma anche di bar e ristoranti, che comincia nel centro storico e termina in uno dei parchi più belli della città: Yuzhen park (parco del Sud). Un altro parco molto grande e molto romantico è il Giardino di Boris, il più antico della città, realizzato nel 1882 da un paesaggista svizzero. Prende il nome dallo zar bulgaro Boris III e oggi è famoso per il suo meraviglioso roseto. All’interno ha anche un lago artificiale e vari stadi tra cui il celebre Vasil Levski stadion in cui gioca la nazionale di calcio bulgara.

 

Nel cuore della parte commerciale di Sofia si erge, su una colonna alta 24 metri, la statua di Santa Sofia. È stata eretta nel 2001 al posto della statua di Lenin che si trovava nello stesso luogo. Non sono mancate le polemiche in quanto la raffigurazione è stata ritenuta troppo pagana per una santa. I resti dell’antica città romana di Serdica si trovano in tutto il centro di Sofia. L’accesso è gratuito e le aree degli scavi si possono visitare tramite un percorso dotato di pannelli informativi e immagini.  

Due i mercati da vedere: quello delle Donne e il Central hali shopping centre. Il primo è il più grande mercato di prodotti freschi della città, molto frequentato dagli abitanti di Sofia, ricco di ortaggi, frutta secca, spezie e miele. Non manca l’oggettistica in legno e in terracotta. Un tempo questo mercato era frequentato soltanto dalle donne. Il Central hali shopping centre, invece, risale al 1911: nei suoi tre piani ci sono negozi, cibo di ogni genere ma anche abbigliamento e souvenir.

Nella piazza del palazzo presidenziale, invece, a ogni ora avviene il cambio della guardia che non manca di entusiasmare gli appassionati del genere. Nella stessa piazza si trova il museo archeologico con reperti Traci e di epoca romana. All’interno è esposto il tesoro di Vulchitrun: 13 pezzi della tarda età del Bronzo per un totale di 13 chili d’oro.

 

Le chiese da visitare

Soffocata tra le mura del palazzo presidenziale, del ministero dell’Interno e di un hotel si trova la rotonda di Sveti Georgi (San Giorgio), una chiesa a pianta circolare di epoca paleocristiana. Edificata nel III secolo come tempio pagano fu trasformata in una chiesa cristiana. Durante il dominio Ottomano diventò una moschea e poi chiesa di culto ortodosso. Sul retro della chiesa ci sono altre rovine dell’antica Serdika.

 

Tra le chiese da visitare spicca la cattedrale intitolata ad Aleksandr Nevskij, ritenuto il salvatore della Russia nella guerra con gli svedesi del 1240 e uno dei santi patroni della famiglia dello zar Alessandro II. È il più importante luogo religioso di Sofia. Fu costruita tra il 1882 e il 1912 in onore dei soldati morti per l’indipendenza della Bulgaria. Progettata in stile neo-bizantino è una delle più grandi chiese ortodosse orientali del mondo (può ospitare fino a 6 mila persone). Nella cripta si trova una grande mostra di icone provenienti da tutto il Paese. Nella stessa piazza c’è la chiesa di Santa Sofia, la più antica della città dopo la rotonda di Sveti Georgi, costruita nel IV secolo sui resti di altre chiese e della necropoli della città romana di Serdica, Venne trasformata in moschea nel XVI secolo, poi fu distrutta da due terremoti e quindi restaurata nel 1999. Da non perdere la suggestiva visita alla cripta per vedere l’antica necropoli. L’origine del nome di Sofia deriva da questa chiesa.

 

Degna di nota anche la chiesa russa di San Nicola, eretta tra il 1912 e il 1914, nello stile architettonico russo tipico del Seicento. Ha esterni ricchi di decorazioni e 5 cupole dorate mentre l’interno è scuro e austero. Nel centro di Sofia si trova la sinagoga, la più grande dell’Europa dell’Est e la terza più grande d’ Europa (può accogliere oltre 1.300 fedeli). Fu costruita tra il 1905 e il 1909, in stile neomoresco, In città c’è anche la moschea Banya Bashi edificata nel 1576, l’unica ancora in funzione a Sofia. Faceva parte di un più ampio complesso termale, da cui deriva il suo nome. È uno dei pochi monumenti ottomani rimasti dopo le demolizioni compiute durante il comunismo. Appena fuori Sofia sorge la chiesa medievale di Boyana che fa parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. All’interno ha affreschi realizzati a partire dal 1259 vale a dire diversi anni prima del Rinascimento italiano.

 

Che cosa acquistare

 

L’olio di rosa della Bulgaria è da sempre considerato un elisir di bellezza e salute. Oltre ad avere numerose proprietà lenitive, riequilibranti e rilassanti è utilizzato nei trattamenti viso anti-age. La qualità della rosa bulgara è una tra le migliori al mondo: la rosa damascena Mill è diventata il simbolo della Bulgaria nel mondo grazie a questo celebre olio. La Valle delle rose si trova nel centro del Paese e ha una storia di coltivazione di oltre 350 anni. La raccolta dei petali viene ancora oggi fatta a mano. Non fatevi sfuggire le creme viso giorno e notte per uomo e donna, per il corpo, le mani e i piedi, la crema contorno occhi e quella antietà, il latte detergente viso, i saponi, l’acqua di rosa biologica, il bagnoschiuma, lo shampoo, il balsamo, i profumi. I prezzi sono molto bassi.

Dove dormire

Il Best Western Plus Bristol Hotel è un ottimo 4 stelle vicino al centro, raggiungibile con una passeggiata, e alle principali attrazioni da vedere. Le camere sono spaziose e molto pulite. La colazione abbondante e varia è inclusa nel prezzo. Best Western Italia conta 160 alberghi in 120 differenti destinazioni italiane: hotel molto confortevoli e ideali per chi viaggia per lavoro o per vacanza, localizzati in centro città o in location strategiche per aeroporti e punti di connessione. Sul sito della compagnia alberghiera è possibile scegliere tra offerte tematiche, promozioni e tariffe ideali per il proprio soggiorno in albergo. Best Western Rewards è il programma fedeltà del gruppo. Permette di accumulare punti per ogni soggiorno trascorso negli oltre 4 mila hotel in tutto il mondo e offre cinque differenti livelli di appartenenza (www.bestwestern.it).

Iscriviti alla newsletter
Tags:
bulgaria viaggiosofia reportagesofia viaggio





in evidenza
Elodie-Tananai, duetto bollente su Rai1: Iannone geloso va su tutte le furie

Scoppia il caso

Elodie-Tananai, duetto bollente su Rai1: Iannone geloso va su tutte le furie


in vetrina
Fiorello-Orietta Berti, "Una Vespa in Due": esce la hit dell'estate 2024. Ascoltala

Fiorello-Orietta Berti, "Una Vespa in Due": esce la hit dell'estate 2024. Ascoltala

motori
Mercato auto: negli ultimi tre giorni di aprile immatricolato il 41,4%

Mercato auto: negli ultimi tre giorni di aprile immatricolato il 41,4%

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.