2 giugno, allarme Viminale: "Alzare la vigilanza sulle sedi istituzionali"

Innalzare la vigilanza nelle sedi istituzionali per prevenire possibili manifestazioni di protesta di singoli o gruppi "appartenenti ad ambienti radicali" in occasione del 2 giugno e non solo. Lo chiede il Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno in una nota a questure e prefetture nella quale si sottolinea la preoccupazione per l'attuale situazione politica. L'attenzione si concentra in particolare su Roma, dove ha sede la maggioranza delle istituzioni, ma riguarda anche altre città.

Dopo lo stop del presidente Mattarella al ministro dell'Economia proposto dal governo Lega-5 Stelle, il movimento ha annunciato una manifestazione a Roma per il 2 giugno, giorno in cui si celebra la festa della Repubblica. Per l'1 giugno, il giorno precedente quindi, il Pd prevede una manifestazione di solidarietà al presidente della Repubblica.

Nella nota del Dipartimento non si fa riferimento alle manifestazioni annunciate dal M5s e dalla Lega quanto piuttosto alla possibilità che gruppi radicali - dagli anarchici a quelli di estrema destra - possano tentare di dar vita ad atti dimostrativi o di contrapporsi alle manifestazioni ufficiali. Per quanto riguarda il 2 giugno, la nota segnala la possibilità che gruppi antimilitaristi o pacifisti possano organizzare contromanifestazioni per opporsi alla tradizionale parata in programma ai Fori Imperiali.

L'innalzamento delle misure riguarderebbe anche le altre sedi istituzionali nel nostro Paese, da quelle economiche a Milano a quelle dell'Unione europea. Le questure, inoltre, dovranno segnalare tutte le informazioni riguardanti gli eventuali arrivi a Roma per il 2 giugno di persone che potrebbero dare vita ad azioni di disturbo o illegali.