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Agrigento capitale della Cultura, arriva Mattarella e coprono le buche (ma pure i tombini)
L'autogol sul rifacimento dell'asfalto in tutta fretta e senza criterio


Sergio Mattarella

Agrigento, la visita di Mattarella spiazza tutti: insieme alle buche asfaltati anche i tombini
Agrigento è stata nominata capitale della Cultura 2025. Un riconoscimento importante per la città siciliana nota per le rovine di Akragas e la Valle dei Templi. Quattro giorni fa, a sorpresa, il presidente della Repubblica Mattarella ha voluto far visita alla città per omaggiarla e a quel punto è partita una corsa al rifacimento delle strade, ma evidentemente i lavori sono stati fatti di fretta e si sono verificati episodi grotteschi. Strade riasfaltate di giorno e di notte, per "garantire la sicurezza al capo dello Stato" e mostrare la città in grande spolvero. Con, altrettanto gran, sorpresa degli agrigentini davanti - riporta Tgcom 24 - al forsennato attivismo di camion e rulli compressori per coprire buche e crepe a loro ben note. Nonostante il meteo avverso.
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"Senza il tempo di rimuovere lo strato superficiale del vecchio asfalto, come sarebbe necessario per garantire una posa stabile e duratura, buttando giù di corsa bitume, coprendo tutto, compresi i tombini", è la denuncia della stampa locale. La Giunta regionale di Schifani, infatti, aveva approvato un finanziamento di 510.000 euro per la sistemazione delle strade proprio in vista dell'importante visita. Ma "le infrastrutture della città sono state trascurate fino a quando non si è presentata l'occasione. E ci sono stati casi in cui i tombini sono stati coperti dall'asfalto. Questo è un fenomeno noto come "tombini coperti" o "tombini asfaltati", che spesso accade quando i lavori di asfaltatura vengono fatti in modo rapido e talvolta negligente. Un disastro frettoloso con i soldi delle tasse", è la denuncia dei cittadini.