Alfano fa fuori il prefetto di Treviso. Lega infuriata: "Se ne vada lui" - Affaritaliani.it

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Alfano fa fuori il prefetto di Treviso. Lega infuriata: "Se ne vada lui"

Il ministro Alfano vuole rimuovere il prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, che dopo le proteste dei cittadini ha spostato i profughi in caserma. E la Lega si infuria: "Fatto fuori chi ha difeso i cittadini". Angelino Alfano ha dichiarato di avere intenzione di sostituire il prefetto di Treviso "al prossimo Consiglio dei ministri". Lo ha detto a Bruxelles dove ha partecipato al Consiglio straordinario sulla redistribuzione dei migranti. "Abbiamo avuto sempre da parte delle prefetture uno sforzo straodinario, ma alcune cose non hanno funzionato". Sulle proteste dei cittadini contro i progetti di insediamento di migranti, Alfano ha osservato che "a chi si oppone in modo genuino e sincero dobbiamo risposte di efficienza: chiederemo ai comuni di dare immediato riscontro alle esigenze di azioni per una maggiore sicurezza nei quartieri che ospitano migranti con problemi che dipendono anche dalle amministrazioni comunali". Secondo Alfano, pero', c'e' "la sensazione che qualcuno su questa vicenda voglia speculare cercando l'incidente per dare la colpa ai migranti". Queste persone, secondo Alfano, "non si rassegnano all'idea che in epoca di migrazioni in aumento per la mancata soluzione del problema libico non ci sono stati problemi sanitari gravi ne' di terrorismo".

"Renzi e Alfano rimuoveranno il Prefetto di Treviso: bene, hanno vinto i cittadini! Ora pero' bisogna rimuovere Renzi e Alfano..." Cosi' su Facebook il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, invece, non commenta nello specifico la decisione del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, di sostituire il prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, dopo i disordini nati dalla scelta di mandare dei profughi in un condominio di Quinto. "Non mi occupo delle vicende del ministero, dei loro uomini e delle loro donne, dei regolamenti di conti interni. Io so solo che sono stati messi 101 immigrati in un condominio con poche famiglie di giovani che hanno dei bambini e - ha detto - che la pressione degli immigrati era di tre quarti contro un quarto di italiani. Queste cose non si fanno, perche' non e' integrazione. Se quegli immigrati fossero rimasti a Quinto, dopo aver avuto un po' di confidenza col palazzo, lo stesso sarebbe stato in balia di loro stessi, non dei legittimi proprietari. Il che non vuol dire che uno e' razzista". Quelle dei cittadini, ha continuato, "non sono insurrezioni, ma difesa della verita' e della civilta', a Quinto come ad Eraclea, o a Verona dove addirittura gli immigrati, anziche' ringraziarci per essere aiutati, protestano perche' vogliono andare a vivere in centro citta'".