Cronache
Alfano, le intercettazioni imbarazzano il Pd. Coinvolti ex Ds
L'Aula del Senato ha bocciato la richiesta dei 5 Stelle di inserire in tempi brevi nel calendario dei lavori la mozione di sfiducia presentata nei confronti del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. I 5 Stelle avevano sollevato la questione gia' in capigruppo, trovandosi di fronte il 'no' della maggioranza. In Aula, poi, la presidente dei senatori grillini, Nunzia Catalfo, ha insistito sulla richiesta, ma l'Assemblea ha bocciato le modifiche al calendario, ritenendo di non dover inserire nei lavori del mese di marzo la discussione sulla mozione. Richiesta, pero', che puo' essere reiterata alla prossima conferenza dei capigruppo. Durissima la reazione dei 5 Stelle, che puntano il dito contro il Pd: "Ancora una volta il Partito Democratico ha dimostrato di voler salvare la poltrona del ministro Alfano, un ministro responsabile della sicurezza pubblica che viene a trovarsi nella paradossale situazione di essere indagato da quelle stesse forze dell'ordine che da lui dipendono, un ministro che piu' volte ha dimostrato la sua inadeguatezza a ricoprire un cosi' delicato incarico istituzionale e che con il suo comportamento arreca un grave 'vulnus' alla credibilita' delle istituzioni", afferma Catalfo.
Nel frattempo l'inchiesta imbarazza anche il Pd. Oltre al ministro, infatti, pare proprio che nell'inchiesta abbiano un ruolo importante anche e soprattutto uomini dem. Per esempio Angelo Capodicasa, ex presidente della Sicilia, ex segretario regionale dei Ds e viceministro del governo Prodi. Come scrive Libero, Capodicasa sarebbe stato inbdividuato come possibile tramite con Alfano sulla vicenda dello spostamento del prefetto Guida da Enna. In un dialogo telefonico Capodicasa dice a Crisafulli: "Quello ora parte, se ne va in ferie e va all'estero. Mi ha detto che ci vediamo l'11". Crisafulli non la prende bene: "Non è cosa il giorno 11. Ci dobbiamo parlare prima".
Ma la sponda viene cercata anche con il viceministro Filippo Bubbico e anche Ugo Malagnino, altro ex Ds e segretario particolare di Bubbico. Crisafulli ha un dialogo con Malagnino. Il 23 dicembre il Consiglio dei ministri stabilisce il trasferimento di 14 prefetti tra i quali proprio Guida. Lo stesso Guida ha parlato di trasferimento "concordato" ma l'inziativa di chiedere alla Procura di Roma di capire se lo spostamento sia "inquinato da pressioni ed eventuali condizionamenti di terzi interessati" del procuratore Calogero Ferrotti, già protagonista di una passata polemica con Alfano quando era ministro della Giustizia, porta all'apertura dell'inchiesta.