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Cronache
L'ambasciatore italiano trovato con tre bambini: "Dava loro soldi"


Emergono particolari inquietanti nella vicenda che ha coinvolto l'ambasciatore italiano Daniele Bosio. Parla l'attivista anti-pedofilia che ha fatto fermare l'uomo nelle Filippine: "Sotto la doccia con tre bambini. Ci siamo subito insospettiti...". Ai piccoli, secondo l'accusa, sarebbero stati offerti dei soldi. Il diplomatico si difende: stavamo soldanto divertendoci. Ma il ministero degli Esteri lo ha già sospeso.

A Bosio, ambasciatore italiano in Turkmenistan, sono contestati i reati di traffico e abuso di minori. Lo fa sapere la polizia, dopo le anticipazioni del quotidiano filippino The Inquirer. Nelle Filippine, il primo reato comporta una pena fino all'ergastolo e una multa di almeno due milioni di pesos (32.400 euro). L'abuso su minori prevede invece fino a 40 anni di detenzione.
 

IL RACCONTO DELLA TESTIMONE 
Parla Catherine Scerri, operatrice della Bahay Tuluyan Foundation, autrice della denuncia contro l'ambasciatore Daniele Bosio, arrestato dopo essere stato trovato in compagnia di tre bambini: "Ci hanno raccontato di essere stati portati nel suo appartamento, dove aveva fatto la doccia insieme a loro". La Scerri ne ha parlato al telefono da Manila con l'Adnkronos, secondo quanto riporta la Repubblica. Riassumendo le circostanze che hanno portato lei e la collega Lily Flordelis a denunciare Bosio. Il sospetto è nato dopo aver visto nel resort un uomo straniero in compagnia di ragazzini che chiaramente non erano imparentati a lui. "Abbiamo pensato che non fosse un normale nucleo familiare, lo abbiamo subito denunciato all'aministrazione del resort affinchè chiamasse la polizia per indagare, ma non lo hanno fatto subito". "Un paio d'ore dopo -prosegue il racconto- li abbiamo visti di nuovo e allora ho avuto la possibilità di rivolgermi a uno dei bambini. Che rapporto hai con quest'uomo, gli ho chiesto. E il bambino mi ha risposto, è il mio 'daddy'. Il termine usato mi ha insospettito, perchè non necessariamente significava papà, poteva avere un connotato....". Poi, continua il racconto, il bambino è corso via. La stessa domanda la Scerri l'ha rivolta anche a un altro dei bambini che si trovavano con Bosio. Che rapporto hai con questo signore? "Nessun rapporto", la risposta.
 

LA VICENDA
Daniele Bosio
, ambasciatore italiano in Turkmenistan, e' stato sospeso dal servizio dalla Farnesina dopo che le autorita' filippine hanno convalidato il fermo per violazione della legge sulla tutela dei minori. Bosio e' rinchiuso nel carcere di Binan, a 39 chilometri da Manila, e domenica ha ricevuto la visita dell'ambasciatore italiano, Massimo Roscigno. Il ministro della Giustizia filippino, Leila de Lima, ha riferito che il diplomatico 46enne e' stato fermato dalla polizia nello Splash Island, un parco acquatico nella localita' di Binan. "E' agli arresti mentre la procura sta svolegendo le indagini preliminari. E' stato trovato in compagnia di tre bambini di 9, 10 e 12 anni" di Caloocan City, ha spiegato de Lima.

Il ministro ha detto di non sapere quanto dureranno le indagini. Ne' Lima, ne' la polizia hanno fornito dettagli sulle accuse a carico di Bosio che domenica si era difeso affermando di aver soltanto pagato qualche giro di giostra ai bambini, senza alcuna finalita' ulteriore. Intanto la stampa locale ipotizza che le accuse a suo carico sarebbero di traffico e abuso di minori. Lo riferisce il quotidiano 'The Inquirer'. Secondo l'Inquirer, Bosio avrebbe dichiarato di aver preso i tre bambini in strada a Manila e di averli portati nella localita' turistica di Laguna per trascorrere il fine settimana. Secondo la polizia filippina, l'ambasciatore italiano alloggiava in One Orchard Road ad Eastwood. 'The Inquirer' ha riferito che ad allertare la polizia sono stati il direttore esecutivo della Bahay Tuluyan Foundation, una Ong impegnata per i diritti dell'infanzia e il suo vice, Lily Flordelis e Catherine Scerri.

Sempre secondo il quotidiano, uno dei bambini, durante l'interrogatorio della polizia, avrebbe dichiarato di essere il figlio di Bosio, ma sarebbe stato smentito da uno degli altri due. L'ambasciatore italiano avrebbe dichiarato di aver chiesto il permesso ai genitori dei bambini di portarli con se. Secondo quanto riferito al giornale dal direttore della polizia di Laguna, Romulo Sapitula, Bosio aveva offerto cibo e denaro ai bambini. "I bambini hanno detto di essere stati a casa con Bosio per due giorni prima di venire a Laguna", ha aggiunto Sapitula. "I bambini hanno dichiarato di aver fatto il bagno insieme a Bosio, che li ha lavati e ha strofinato i loro corpi, ma ovviamente sappiamo che le intenzioni dell'uomo erano altre", ha concluso Sapitula, aggiungendo che il diplomatico si trova "insieme agli altri detenuti" del carcere e "non gli e' stato riservato alcun trattamento speciale". Per la legge speciale delle Filippine per la tutela dei minori, datata 1972, e' vietato farsi trovarein compagnia di bambini sotto i 12 anni senza legami familiari o di altra natura giuridica. Il carcere a vita e' la pena massima prevista da questa legge. Laguna e' una citta' tristemente nota per essere meta di turismo sessuale, a prevalenza omosessuale. Dal 2005 al 2010 il governo italiano ha finanziato, attraverso un progetto della Ong italiana Cifa, la costruzione di un centro per assistenza dei bambini.

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