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Cronache
Antimafia, audio Borsellino: scorta di mattina così posso morire di pomeriggio

Antimafia: desecretati atti fino a 2001, anche audio Borsellino

La Commissione parlamentare Antimafia ha stabilito all'unanimita' di desecretare gli atti dei suoi lavori, dal 1963 fino al 2001. Un archivio che e' stato digitalizzato ed e' confluito su un unico sito web all'interno del portale del Parlamento. Tra i primi atti in evidenza gli audio delle deposizioni di Paolo Borsellino di fronte alla Commissione.

"Tutto quello che avviamo oggi e' un ulteriore segnale di democratizzazione del Paese", ha spiegato il presidente della Commissione, il 5 Stelle Nicola Morra, presentando l'iniziativa in Senato. "Abbiamo ascoltato gli audio del 1984, registrati a Palermo, Borsellino gia' ragionava - ha aggiunto - sulle difficolta' di portare avanti un processo con numeri enormi. Non sempre le sue richieste vennero pienamente soddisfatte. Con la sua ironia tipica il magistrato dice 'sono libero di essere ucciso, siamo 4 a dover essere portati ma abbiamo una sola auto blindata'. Questi materiali che possono emotivamente risultare toccanti saranno messi nella disponibilita' di tutti gli italiani". Quindi Morra ha concluso ringraziando "Manfredi Borsellino e tutta la sua famiglia per aver potuto fare questa operazione".

BORSELLINO: L'AUDIO INEDITO, 'SCORTA SOLO DI MATTINA, COSI' MUOIO DI POMERIGGIO'

"Di pomeriggio c'è una sola macchina per quattro magistrati e sistematicamente vado il pomeriggio in ufficio con la mia macchina, ed esco alle 21 o alle 22". Così il giudice Paolo Borsellino davanti alla Commissione antimafia l'anno prima di essere ucciso. A un deputato che gli fa notare che in questo modo riacquista la libertà, replica stizzito: "Che senso ha riacquistare la libertà di mattina per poi essere ucciso la sera". E davanti al deputato che gli parla di "libertà" di andare con la propria auto replica: "La mia libertà la riacquisto ma poi sono libero di essere ucciso la sera...". 

BORSELLINO: L'AUDIO INEDITO, 'IL COMPUTER E' ARRIVATO MA NON FUNZIONA'

"Il computer è finalmente arrivato, purtroppo non sarà operativo se non fra qualche tempo. E' stato messo in un camerino e stiamo aspettando". Così, nell'audizione inedita davanti alla Commissione antimafia, il giudice Paolo Borslelino. "E' un computer della Honeywell - dice - ed è diventato indispensabile perché la mole dei dati contenuti anche in un solo processo è tale che non è più possibile usare i sistemi tradizionali delle rubrichette". 

BORSELLINO: L'AUDIO INEDITO, 'SERVONO STRUMENTI PIU' MODERNI, NON BASTANO RUBRICHE E APPUNTI'

Paolo Borsellino, in una seduta dalla Commissione nazionale antimafia, prima di essere ucciso, denunciò A Palazzo San Macuto la "gravità dei problemi, soprattutto di natura pratica, che dobbiamo affrontare tutti i giorni", "sottolineando soprattutto che con il fenomeno della gestione dei processi di mole incredibile, perché un solo processo è composto da centinaia di volumi e riempie intere stanze, è diventato indispensabile l'uso di attrezzature più moderne di queste rubriche e degli appunti".

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