Sospetti su appalti e consulenze. Guai per il n. 2 della Cancellieri
Nuove ombre su Palazzo Chigi. I pm di Roma indagano su Angelo Sinesio, braccio destro del ministro della Giustizia. Caos sul piano carceri. Nel mirino appalti sospetti e consulenze d'oro. L'inchiesta dei magistrati romani, come svela Repubblica, nasce da un esposto di Alfonso Sabella, ex pm di Palermo ai tempi di Caselli ed ex magistrato del Dap.
Le accuse riguardano Sinesio, prefetto che è stato vice della Cancellieri ai tempi di Catania, capo della segreteria tecnica ai tempi del Viminale e ora suo braccio destro per il tema carceri. Il rapporto, spiega Repubblica, parla di cattiva gestione negli appalti del Piano carceri. Un investimento da 470 milioni di euro. Secondo l'esposto di Sabella, il Piano carceri sarebbe frutto di "un’appropriazione indebita" perché spaccia per propri interventi fatti dal Dap e dal ministero delle Infrastrutture, "come i nuovi padiglioni di Modena, Terni, S. Maria Capua Vetere, Livorno, Catanzaro, Nuoro".
In tal modo sarebbero stati gonfiati i numeri dei posti realizzati. Nelle gare ci sarebbero stati "ribassi palesemente fuori mercato che determinano difficoltà tali da presumere che sarà impossibile finire i lavori". Ma nel mirino anche le consulenze. La selezione pubblica sarebbe stata fatta, secondo i pm, in maniera quantomeno dubbia. L’avviso "è stato pubblicato non sulla Gazzetta ufficiale, bensì solo sul link…, di un link…, di un link…, nel sito del Piano. Per trovare il bando bisogna cliccare su “trasparenza”, poi “atti”, poi “decreti commissariali”, poi “decreti vari”, poi “avviso pubblico di selezione”. Solo gli autori potevano fare domanda in sette giorni".