Baby Gang resta in carcere: convalidato l'arresto. Il trapper: "Armi in casa perché ho una collana da 200mila euro" - Affaritaliani.it

News

Ultimo aggiornamento: 13:59

Baby Gang resta in carcere: convalidato l'arresto. Il trapper: "Armi in casa perché ho una collana da 200mila euro"

Il ventiquattrenne è al centro di un’indagine della Procura di Lecco su un sospetto traffico di armi che ha portato già a quattro arresti

di Davide Serra

Milano, il gip convalida l'arresto per il trapper Baby Gang: resta in carcere

La giudice per le indagini preliminari di Milano Fiammetta Modica ha convalidato l’arresto e il carcere per il trapper Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, arrestato due giorni fa per detenzione di arma clandestina e ricettazione perché sorpreso in una stanza d’albergo di Milano con una pistola con matricola abrasa e nove cartucce. Altre sue pistole sono state sequestrate nella sua abitazione a Calolziocorte (Lecco), reato di cui risponderà in altra sede. Il ventiquattrenne è al centro di un’indagine della Procura di Lecco su un sospetto traffico di armi che ha portato già a quattro arresti.

“L’arma che avevo in hotel mi serviva perché avevo paura mi derubassero la collana da più di 200mila euro che indosso sempre”. Baby Gang ha giustificato così alla giudice Fiammetta Modica, che ha convalidato oggi il suo arresto, la presenza dell’arma nella sua stanza d'hotel a Milano. “Indosso sempre una collana dal valore di più di 200.000 euro. leri sono venuto a suonare a Milano e a mia tutela ho lasciato l'arma in hotel. Quell'arma non è neanche vera, è una scacciacani. È stata modificata. Non avevo la sicurezza ed ero li con una ragazza.

Ho preferito tenermi un'arma che avere paura di essere derubato - ha detto il trapper nell’interrogatorio di convalida di ieri, riportato nell'ordinanza di convalida -. Ho tenuto l'arma nel posto dove avevo le cose di valore. Tra l'altro in casa avevo una ragazza che non sapevo chi fosse. Più che altro ero preoccupato per la collana perché farebbero di tutto per averla. Tenevo l'arma per ragioni di tutela personale. In occasione del decreto di perquisizione non so se hanno rinvenuto delle armi, però io non le detenevo, avevo solo quella che mi hanno trovato per cui sono stato arrestato”.

L’artista ha poi riferito che “l'arma ce l'avevo da un bel po', l'avevo nascosta sotto un macchinario di una fabbrica lì. Difatti si era tutta arrugginita. Poi l'ho lasciata presso l'hotel, ho fatto il concerto e poi sono ritornato in hotel. Preciso che la stanza era posta al primo piano e la porta della camera si apriva con un semplice codice numerico. Sono andato li perché è più un residence, per avere maggiore riservatezza”.