Bimba morta di malaria: colpa di un “macroscopico errore umano”

Sofia Zago, la bimba trentina di quattro anni di Piedicastello morta per malaria ai primi di settembre agli Spedali Riuniti di Brescia, avrebbe contratto la malattia durante il ricovero all'ospedale Santa Chiara di Trento.

A questa conclusione sono arrivati gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss) nella relazione consegnata al ministero e trasmessa alla Procura di Trento. Si esclude quindi l'ipotesi del contagio avvenuto tramite una zanzara. E' quanto emerge da una relazione di tre pagine redatta dall'Istituto Superiore di Sanita' e trasmessa alla Procura della Repubblica di Trento.

Secondo quanto viene detto nella relazione di tre pagine, si esclude che l'infezione sia stata trasmessa direttamente dalla zanzara, se di errore bisogna parlare, questo sarebbe da attribuire ad un errore umano impercettibile. Gia' nei giorni scorsi il ministro della salute Beatrice Lorenzin aveva affermato che la piccola Sofia era morta a seguito del contagio avvenuto in ospedale a Trento.

Sofia era stata ricoverata dal 16 al 21 agosto. In quel periodo in una stanza diversa dalla sua, sempre nel reparto pediatria, c'erano due bambine reduci da un viaggio in Burkina Faso, la loro terra d'origine. Le due, assieme alla loro madre, erano affette da Malaria, curate e quindi dimesse.