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Cronache
Bonus vacanze al via, il 91,6% già lo conosce, il 52,2% intende utilizzarlo

Il 52,2% degli italiani che andranno in vacanza nel 2020 ha intenzione di richiedere il bonus vacanze. Di questi, il 57% intende utilizzare il bonus entro settembre, mentre il 16,7% guarda ai mesi successivi. Infine, il 26,2% è ancora indeciso. Sul fronte di coloro che andranno in vacanza senza richiedere il bonus, la motivazione principale (38,3%) è costituita dalla mancanza dei requisiti di reddito (il contributo spetta solo a chi ha un Isee inferiore a 40mila euro), ma ben più ampia e la quota di coloro che, pur avendo diritto a beneficiarne, è esitante per vari motivi. E’ questo il risultato cui perviene un’indagine di Federalberghi con il supporto dellIstituto Acs Marketing Solutions su un campione rappresentativo della popolazione italiana per sondare gli umori del mercato che sembra aver apprezzato la novità. Secondo l’indagine, l’80% degli italiani conosce o almeno ha sentito parlare del «bonus vacanze». La percentuale sale al 91,6% se si considerano coloro che intendono fare una vacanza quest’estate.

A tale proposito il sistema Federalberghi sta attivando due filoni di iniziative volte a colmare il gap rappresentato dai requisiti di reddito richiesti per promuovere l’utilizzo del bonused annuncia la prossima pubblicazione sul proprio portale dell’elenco delle strutture turistico-ricettive italiane disponibili ad accettare i bonus. Proprio oggi è stata lanciata una grande indagine online, per intervistare oltre 28mila soci.

Sono inoltre allo studio accordi con il sistema bancario, per agevolare la conoscenza del nuovo istituto e delle procedure che gli albergatori dovranno seguire per ottenere il rimborso dei buoni da parte del sistema bancario.

“Non è un mistero che avremmo preferito un approccio diverso, che privilegiasse gli aiuti diretti alle imprese”, dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. “Speriamo ancora che il Parlamento migliori le caratteristiche del tax credit vacanze, ad esempio elevando la soglia Isee e facilitando la possibilità di incasso da parte degli albergatori. Ma in questo momento, con l’estate alle porte e un mercato a dir poco asfittico, è imperativo spingere sull’acceleratore per sfruttare al massimo le potenzialità offerte da questa misura, per la quale sono stati stanziati oltre 2,4 miliardi di euro”.

“Oggi pomeriggio -conclude Bocca- nell’ambito degli Stati generali dell’Economia, rammenteremo al Governo la necessità di irrobustire le misure di sostegno previste dal decreto Rilancio, anche recependo con urgenza alcune misure previste dal Piano redatto dal Comitato degli esperti. Le nostre priorità spaziano dalla proroga della cassa integrazione alla riduzione del costo del lavoro per le imprese che ripartono, passando per le peculiarità delle imprese in affitto e per la riduzione della pressione fiscale sugli immobili strumentali, senza dimenticare le problematiche connesse alla riqualificazione delle strutture ricettive, alla concorrenza sleale esercitata delle centinaia di migliaia di appartamenti abusivi che inquinano il mercato ed all’abuso di potere dominante dei portali di prenotazione che vessano sistematicamente gli hotel”.

 

 

  

 

 

 

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