A- A+
Cronache
Bruno Rota, il coraggio di denunciare lo scandalo continuo di Atac

'Chapeau' al coraggio di Bruno Rota, da pochi mesi direttore generale dell'Atac, l'azienda municipalizzata di trasporto pubblico romano,che ha avuto il coraggio, mettendoci la faccia, di denunciare tutti i mali di una delle aziende pubbliche più disastrate del nostro Paese.

Due pagine di intervista su un quotidiano nazionale dove il manager, che ha rimesso a posto l'azienda trasporti milanese, con forza spara a palle incatenate su tutto quello che di sbagliato si muove nel carrozzone romano, una vergogna conosciuta da tutti ma che nessuno , soprattutto l'amministrazione romana , vuole vedere.

LA SCANDALOSA ATAC. UN CARROZZONE SOMMERSO DAI DEBITI
Un carrozzone sommerso da oltre 1400 milioni di debiti consolidati in dieci anni di performances assolutamente fallimentari.

Una storia che ricorda molto da vicino l'altro carrozzone, quello volante, la nostra compagnia di bandiera Alitalia soffocata e resa moribonda da decisioni politiche sbagliate, guide imprenditoriali di livello dilettantistico e rappresentanze sindacali del tutto avulse dalla realtà.
Risultato : amministrazione controllata e procedura rapidissima di vendita pena il totale fallimento.

LA SCANDALOSA ATAC. PREMI PER I DIRIGENTI
Anche per Atac gli artefici del disastro sembrano essere più o meno gli stessi.
Innanzitutto il management che, solo per ricordarne un fatto hanno deciso lo scorso gennaio di distribuire premi a circa 52 alti dirigenti per una cifra globale di 2 milioni di euro.
In risposta alle voci alterate per questa iniziativa l'assessore capitolina ai trasporti Linda Meleo aveva risposto piccata ' vogliamo sia fatta pulizia , con noi in Atac la musica è cambiata'. Perbacco una dichiarazione da far tremare i polsi.

Poi i sindacati, bollati da Rota come ' gente che va in televisione a parlare di funzionamento di sicurezza dei mezzi senza saperne nulla'.
Ed infine i dipendenti che da una parte lamentano turni impossibili e dall'altra si distinguono per tassi di assenteismo inaccettabili in qualsiasi altra azienda.

LA SCANDALOSA ATAC. UN FILM DELL'ORRORE

Un quadro da film dell'orrore dove chi deve decidere ( leggasi Comune di Roma) non decide e non ha il coraggio di prendere decisioni serie ma impopolari.

 Molto meglio lasciare Bruno Rota , l'ultimo samurai a combattere da solo contro gli zombie del posto garantito, dell'inefficienza totale, della difesa dell' indifendibile.

La vera sorpresa, drammatica, è che la denuncia di Rota risulta essere l'unica nel panorama fallimentare dell'imprenditoria pubblica romana.
Dove sono tutti gli altri amministratori pubblici a capo di partecipate dissestate come è più di Atac che hanno il coraggio di dire la verità cercando di abbattere, pur con molti rischi, muri di omertà e connivenza delle aziende catorcio che dirigono?
All'orizzonte non se ne vede nessuno.Ed allora in questo mare di ipocrisia
un grande plauso al coraggioso direttore di Atac.

Tags:
bruno rotaatac
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

Il video

Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"


in vetrina
Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo





motori
Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.