Burioni su twitter: "No vax chiusi a casa come sorci". "Era ironico"
Il virologo, sul suo tweet, a giorni di polemiche fa un passo indietro
Roberto Burioni dopo le polemiche torna sul tweet ai no vax: "Qualcuno si è sentito offeso, non lo riscriverei". Ma puntualizza: "Era ironico". Polemiche anche dai partiti
Il Codacons ha annunciato di voler presentare un esposto all'Ordine dei medici per chiedere la radiazione del virologo per il tweet, postato dallo scienziato dopo l'introduzione del green pass esteso obbligatorio, che recitava: "Propongo una colletta per pagare ai no-vax gli abbonamenti a Netflix per quando, dal 5 agosto, saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci". Il virologo del San Raffaele di Milano ha precisato che era "un tweet ironico" ma, aggiunge al CorSera, "ho dimenticato che twitter non è il luogo per l'ironia". Sul fronte politico, in particolare, non hanno mancato di prendere posizione contro il tweet la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che le ha definite "parole vergognose", e Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, che lo ha accusato di "arroganza e odio di classe". A Meloni lo scienziato ha replicato facendo notare che le vaccinazioni obbligatorie sono iniziate ai tempi del secondo conflitto mondiale e senza nessuna protesta. Mentre alle critiche mossegli da Rizzo, altrettanto ironicamente, ha risposto: "Mi odiano i neofascisti, ma mi odiano anche i veterocomunisti: penso proprio di essere nel giusto".
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