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Cronache
Calabria, inchiesta appalti: 20 indagati, anche Oliverio e sindaco Cosenza

Nuovo avviso di garanzia per l’ex consigliere regionale della Calabria Nicola Adamo e per il governatore Mario Oliverio. Lo riporta il sito del Quotidiano del Sud, spiegando che l’accusa è di associazione a delinquere. La Procura di Catanzaro li riterrebbe a capo di una presunta cupola formata da politici, tecnici e imprenditori che opera nel settore degli appalti pubblici. Nel mirino degli inquirenti la metroleggera di Cosenza-Rende e il nuovo ospedale di Cosenza. Fra gli indagati anche Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza. Inizialmente contrario al progetto metro, Occhiuto avrebbe barattato il proprio assenso con la promessa di finanziamenti per il Museo di Alarico. Gli avvisi di garanzia notificati ieri sono in tutto venti.

Appalti: Oliverio, "Preoccupato per immagine Calabria"

"Sono preoccupato dell'immagine che si proietta della mia terra, della Calabria". Cosi' il presidente della Regione, Mario Oliverio, in un video-messaggio diffuso dal suo staff, con riferimento all'inchiesta della Procura di Catanzaro che lo vede indagato, insieme ad altre 19 persone, per presunte irregolarita' nella gestione di alcuni appalti. "Dimostreremo anche in questa vicenda, come si e' verificato per altre, la nostra assoluta estraneita' ai fatti contestati. Tra l'altro, - aggiunge Oliverio - si contestano vicende che non sono nemmeno riconducibili alla mia esperienza di governo: a esempio, la gara per la metropolitana leggera di Cosenza e' stata fatta prima che io arrivassi al governo della Regione, nel settembre 2014. Cosi' come - sostiene il presidente della Regione - altre vicende che sono di natura meramente politico-amministrativa, che nulla hanno a che fare con attivita' di carattere penale. Abbiamo sempre lavorato con la bussola della legalita', anzi rivendico una forte azione di bonifica della Regione e di tutti gli enti che hanno gravitato e gravitano intorno alla Regione. Tra l'altro, questa indagine che si conclude il 2019 e' iniziata a dicembre 2014, guarda vaso il giorno in cui mi sono insediato alla guida della regione: anche questo mi fa riflettere". Oliverio prosegue: "Non nego l'amarezza, perche' ci si trova con il mondo capovolto. Il nostro impegno e' stato sempre guidato dalla bussola della legalita' e del bene comune. Lo rivendico con grande determinazione, e mi battero' in tutte le sedi, a partire da quella del processo, affinche' si affermi la giustizia. E sono fiducioso, com'e' stato in altre vicende, che - conclude il presidente della Regione - c'e' un giudice a Berlino che sara' far emergere la verita'". 

Appalti: Calabria; Occhiuto, "Ho agito nell'interesse di Cosenza"

"Con riferimento all'unico capo d'imputazione contestatomi nell'avviso di chiusura delle indagini preliminari notificatomi oggi, secondo cui avrei stretto un patto illecito con l'onorevole Mario Oliverio e con l'ingegnere Luigi Zinno, devo evidenziare come nella stessa imputazione si dia atto che la pretesa utilita' indebita, costituente contropartita del presunto patto illecito, consisterebbe nella promessa di un finanziamento per l'esecuzione di un'opera pubblica a vantaggio della citta' di Cosenza, e non gia' per miei interessi personali". Lo dice il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, in merito all'inchiesta della procura di Catanzaro che lo coinvolge insieme con altri esponenti politici, relativamente alla gestione di appalti pubblici. "Devo aggiungere - spiega - che i finanziamenti e la copertura amministrativa per la realizzazione del museo di Alarico erano gia' stati concessi ben prima che Oliverio divenisse presidente della giunta regionale, e che la gara di appalto dei predetti lavori non puo' affatto essere definita illegittima, avendo anzi gia' superato il controllo del competente giudice amministrativo. Ho gia' concordato con i miei difensori la celere presentazione di richiesta di mio interrogatorio onde chiarire definitivamente gli esatti termini - assolutamente leciti e legittimi - della vicenda. Infine - conclude - non sfuggira' ad alcuno l'evidente "anomalia" di un preteso patto illecito stretto con chi, nello stesso procedimento e' indagato per una serie di atti commessi anche a mio danno, e finalizzati a determinare la mia decadenza da Sindaco di Cosenza". 

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