Caso Ragusa, il testimone: ho visto due uomini
Sembra una storia destinata a non nconcludersi in tempi brevi. Nel giallo di Roberta Ragusa è spuntato un nuovo testimone. Si tratta di un tunisino che, fino a ora, non aveva mai parlato semplicemente perché non vede mai la tv e ignorava la storia. Costretto a casa agli arresti domiciliari, è invece incappato in una puntata di Chi l'ha visto e si è ricordato di una notte, a gennaio dell'anno scorso, quando rientrando da una discoteca insieme a un amico ha visto due uomini nella pineta vicino la zona "Bufalini-Migliarino", poco lontano da casa della Ragusa.
I due erano occupati a bruciare un sacco lungo più di un metro. Ma purtroppo il testimone non è riuscito a ricostruire bene l'identikit degli uomini. L'unico elemento utile alle indagini è stato la descrizione di uno dei due, che sarebbe stato alto e magro, con il volto lungo, una descrizione che potrebbe ricordare la fisionomia di Antonio Logli, marito della scomparsa. L'amico ha confermato il racconto
L'ULTIMO RITROVAMENTO - E' stato ritrovato l'orologio di Roberta Ragusa, la donna scomparsa nel nulla dalla sua casa di Gello, nel Pisano, oltre 14 mesi fa. Un passante avrebbe trovato l'oggetto in un campo vicino all'abitazione dei Ragusa, proprio il luogo dove un testimone ha raccontato di aver visto, intorno alle 1.30 della notte della scomparsa di Roberta, il marito, Antonio Logli, litigare furiosamente con una donna.
Come racconta "La Nazione", il rinvenimento dell'orologio rappresenta un elemento fondamentale per fugare qualsiasi dubbio su chi fosse la donna vista litigare con Logli. Si aggraverebbe in questo modo la posizione del marito. L'uomo, secondo il testimone che afferma di averlo visto quella notte, avrebbe costretto la donna a salire su un'auto e si sarebbe allontanato a gran velocità. Un secondo reperto, alcuni lembi del pigiama di Roberta, sarebbero stati trovati in una delle tante battute di ricerca svolte da gruppi di volontari, in un'area del Monte Serra a circa 200 metri da una strada sterrata.