Presi entrambi i killer evasi
E' durata poco la fuga di Pietro Esposito e di Bartolomeo Gagliano, il primo, ex pentito di camorra di 47 anni, evaso dal carcere di Pescara nella giornata di sabato, quando, uscito accompagnato da un familiare, ha sfruttato un permesso orario; il secondo, serial killer, che non ha fatto rientro nel carcere di Marassi due giorni fa approfittando di un permesso premio. "La cattura dei due detenuti è una bella soddisfazione, le forze dell'ordine sono state brave, questo vuol dire che il sistema Paese funziona", si è rallegrato il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Alla Guardasigilli ha fatto eco il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, secondo il quale "questo è lo Stato che funziona, di cui i cittadini italiani possono dare un giudizio positivo".
Pietro Esposito è stato catturato a Forlì dal personale della squadra mobile di Pescara nel corso di una operazione congiunta con il personale della questura del posto. Era ospite a casa della sorella. Gli investigatori lo hanno intercettato per strada seguendo una traccia del cellulare. Non era la sua utenza, ma un numero telefonico attivato dalla compagna nei giorni scorsi. Gagliano, invece, è stato bloccato a Mentone: "Mi spiace per quello che è successo. Volevo rientrare in carcere. E' stato un colpo di testa", ha detto per giustificarsi. "Sono dispiaciuto di avere tradito la fiducia del dottor Salvatore Mazzeo (direttore del carcere di Marassi, ndr) e della dottoressa Daniela Verrina (magistrato di sorveglianza, ndr)", ha aggiunto Gagliano che era pronto a costituirsi con il suo avvocato ma è stato acciuffato prima.