A- A+
Cronache
Confagricoltura, un piano strategico per la coltivazione del tabacco in Italia

Diminuisce di circa il 29% la coltivazione del tabacco e diventa sempre più urgente la definizione di un piano strategico per il settore tabacchicolo nazionale. Quanto resta del settore in Italia non può essere messo ulteriormente in discussione per l’assenza di scelte politiche e provvedimenti normativi e di incertezze di mercato. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenendo al webinar sul futuro della filiera del tabacco. L’incontro è stato promosso da Confagricoltura, Cia Agricoltori e Unitab.

Giansanti ha indicato le priorità: politica nazionale per il comparto, con una grande attenzione ai cambiamenti necessari, in termini di innovazione e sostenibilità; impegni concreti e pluriennali delle major a continuare ad investire in Italia; migliore gestione di tutta la filiera proiettata nel lungo periodo.

Altro aspetto su cui intervenire, per il presidente di Confagricoltura, è quello legato alla fiscalità del settore. Va semplificato l’attuale impianto normativo, rimuovendo tecnicismi complessi, programmando gli eventuali incrementi fiscali, per evitare brusche variazioni della domanda, e contestualmente garantire gettito per lo Stato ed equità fiscale.

La situazione di stallo e di indecisione sia sui prezzi, sia sul prodotto realmente consegnato a fronte del contrattato -anche a causa delle numerose calamità atmosferiche- da troppo tempo non permette alle aziende una programmazione appropriata della coltivazione e dei relativi nuovi investimenti necessari, tutto ciò a fronte della concorrenza sempre più agguerrita dei mercati internazionali.

“Siamo di fronte a un settore che, nonostante la contrazione dei volumi prodotti negli ultimi anni, ha saputo mantenere la sua vitalità, facendo della sostenibilità, della qualità e dell’aggregazione i propri punti di forza", ha osservato Giansanti. "Quello che chiediamo è un vero e proprio progetto di resilienza. Cogliere le difficoltà del momento per riemergere più forti di prima”.

Confagricoltura ha posto in evidenza come, nel giro di appena sei anni, il numero dei produttori delle due principali varietà sia diminuito del 43% (-35% per il Burley, -24% per il Bright), passando complessivamente da 2.269 a 1.327 imprese. Solo una parte delle superfici dismesse sono state recuperate da agricoltori che hanno continuato a coltivare, ampliando le proprie superfici. Ciò ha portato ad una riduzione complessiva delle produzioni consegnate delle due varietà del 29%. La produzione totale di Bright e Burley è passata da 50.200 tonnellate del 2014 a 36.100 stimata per il 2020.

Commenti
    Tags:
    tabaccociaagricoltoritabacco illegale
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano

    Ma lei smentisce seccamente

    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano

    
    in vetrina
    Belve, Fagnani: "Fedez parlerà di tutto. Da Chiara Ferragni nessuna diffida"

    Belve, Fagnani: "Fedez parlerà di tutto. Da Chiara Ferragni nessuna diffida"





    motori
    Nissan punta alla crescita e all’elettrificazione in tutta la regione AMIEO

    Nissan punta alla crescita e all’elettrificazione in tutta la regione AMIEO

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.