Coronavirus, anche Giacomo del trio colpito: "Non riuscivo a svitare la moka" - Affaritaliani.it

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Coronavirus, anche Giacomo del trio colpito: "Non riuscivo a svitare la moka"

"Ho fatto l'infermiere e sapevo bene cosa significasse andare in terapia intensiva, ho avuto paura"

Coronavirus, anche Giacomo del trio colpito: "Non riuscivo a svitare la moka"

L'emergenza Coronavirus non ha guardato in faccia a nessuno in Italia e nel mondo. Tra i vip colpiti dal Covid-19 c'è anche Giacomo Poretti, il "Tafazzi" del trio comico. Ma questa volta c'è stato davvero poco da ridere. "Andavo a letto alla sera - spiega al Corriere della Sera - con la febbre e l’angoscia di dover andare in ospedale. Perché io che ho fatto l’infermiere lo so bene cos’è una terapia intensiva". Giacomo Poretti adesso sta bene. Da cinque settimane i sintomi sono scomparsi, il tampone è negativo. "Mi sono spaventato moltissimo. Per fortuna nel mio palazzo abitano alcuni medici e mi hanno fatto sentire protetto. Anche se tutti ripetevano: “L’importante è che tu non abbia problemi a respirare”. E così avevo quest’angoscia del respiro che mi assaliva soprattutto alla sera».

Giacomo ha iniziato come infermiere, prima di diventare un comico: "Mi ha colpito - spiega - come questa vicenda ha fatto cambiare anche la nostra percezione dell’ospedale: di solito vai all’ospedale e lo vedi comunque come un posto sicuro. Invece in quei giorni l’ospedale pareva diventato l’anticamera di una cosa orribile e dovevi sperare di non arrivarci. Mia moglie Daniela si è ammalata poco dopo me, ma la sua febbre è sparita nel giro di qualche giorno. Nostro figlio fortunatamente non ha avuto sintomi. Io mi sono chiuso nel mio studio, dopo la fase acuta ho cominciato ad uscire ogni tanto stando molto lontano da loro ma ero così fiacco che non riuscivo a svitare la moka".