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ProduttivItalia, il commento del Presidente Marco Travaglini all’ultimo rapporto Istat
Travaglini (ProduttivItalia): “Dati Istat lo confermano, scarsa produttività MPmi vera emergenza del Paese”

Il commento di Marco Travaglini, Presidente Centro Studi Produttivitalia, al Rapporto Istat: la stagnazione della produttività colpisce le piccole imprese
“Il nuovo Rapporto Istat conferma quanto denunciamo da tempo: la stagnazione della produttività italiana colpisce in modo strutturale le micro e piccole imprese, escluse dai processi di innovazione e crescita. Un problema che rappresenta la vera emergenza sociale del nostro Paese”. Così Marco Travaglini, Presidente del Centro Studi ProduttivItalia commenta i dati economici del rapporto annuale Istat 2025.
“La produttività del lavoro è calata nel 2024 dello 0,9% per occupato e dell’1,4% per ora lavorata, ma il dato più grave è la flessione della produttività totale dei fattori, che segnala una perdita di efficienza complessiva del sistema produttivo”, aggiunge Travaglini. “L’Italia conta solo il 40% di lavoratori in professioni scientifico-tecnologiche, contro il 57% della Francia. La percentuale del mancato ricambio generazionale aiuta poi a comprendere il deficit di innovazione e produttività delle nostre mPMI; nelle aziende di medie e grandi dimensioni è appena dello 0,8%, mentre in quelle tra i 3 e i 9 addetti sale al 17,4% per raggiungere il 35,1% nelle imprese con meno di 3”.
“Le imprese minori", conclude il presidente di Produttivitalia, "restano tagliate fuori da reti, capitale umano qualificato e strumenti digitali. Per invertire la rotta servono azioni concrete: rafforzare la formazione nelle competenze digitali e tecniche, favorire l’ingresso di giovani nei settori produttivi, sostenere gli investimenti in capitale immateriale e tecnologie avanzate. L’Istat lo conferma: le imprese con più capitale umano giovane e qualificato hanno maggiori probabilità di innovare e crescere”.