Sparatoria a Sydney, marito e moglie cercano di fermare gli assalitori. Tra i primi a essere uccisi. VIDEO - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 13:31

Sparatoria a Sydney, marito e moglie cercano di fermare gli assalitori. Tra i primi a essere uccisi. VIDEO

Strage di Bondi Beach a Sydney: marito e moglie tra le prime vittime. Avevano tentato di fermare uno degli assalitori. Il racconto dei testimoni

Emergono nuovi e drammatici dettagli sulla sparatoria di Bondi Beach, a Sydney, che ha provocato almeno 15 vittime. Tra le prime persone uccise ci sarebbero Boris Gurman, 69 anni, e sua moglie Sofia, 61 anni, una coppia ebrea residente nel quartiere di Bondi.

Secondo quanto riportato dal Sydney Morning Herald e dalla BBC, i due coniugi avrebbero tentato di fermare uno degli assalitori, pagando con la vita il loro gesto. Boris e Sofia avrebbero dovuto festeggiare il 35esimo anniversario di matrimonio il prossimo gennaio.

Un video ripreso da una dashcam mostra Boris Gurman, meccanico in pensione, affrontare l’attentatore e riuscire inizialmente a strappargli l’arma. Nelle immagini si vede l’uomo lottare con l’aggressore, entrambi a terra, poi rialzarsi e tentare di colpirlo con il fucile. Secondo le ricostruzioni, l’assalitore avrebbe successivamente recuperato un’altra arma da fuoco, con cui ha ucciso Gurman e sua moglie.

Sofia lavorava per le Poste australiane. La famiglia della coppia ha diffuso una dichiarazione carica di dolore ma anche di orgoglio:
«Sebbene nulla possa alleviare il dolore per la perdita di Boris e Sofia, proviamo un immenso orgoglio per il loro coraggio e il loro altruismo. Questo riassume chi erano: persone che istintivamente cercavano di aiutare gli altri».

Anche chi ha assistito alla scena ha parlato di un gesto eroico. La proprietaria del filmato della dashcam ha raccontato a Reuters:
«Non è scappato. Si è lanciato dritto verso il pericolo, usando tutte le sue forze per cercare di strappare l’arma e lottare fino alla fine».

Un altro testimone ha dichiarato a 9News:
«Era un eroe. Ci ha provato. Tutti devono sapere cosa ha tentato. Era l’inizio dell’attacco, già volavano i proiettili, e lui si è esposto a quel pericolo».

Il gesto di Boris e Sofia Gurman resta uno dei simboli più drammatici e commoventi della strage che ha sconvolto l’Australia.