Fisco e Dintorni
Superbonus e crediti d'imposta: accertamenti in arrivo

Partite Iva Nazionali e MCL Calabria segnalano i rischi di recupero delle agevolazioni fiscali Superbonus a seguito delle ristrutturazioni degli immobili: “Se i lavori non sono corretti ne risponde il condominio e i singoli proprietari”.
Da qualche mese sono sempre più frequenti gli accertamenti da parte del Fisco sui crediti concessi per le ristrutturazioni degli immobili. Fanno sapere il Presidente di Partite Iva Nazionali (PIN), il Cav. Antonio Sorrento e il Presidente di MCL Reggio Calabria, Dott. Antonio Merenda, “Il caso più semplice è quello dei lavori non completati. Uno dei requisiti essenziali del superbonus, come per tutti i bonus casa, è la realizzazione dei lavori per i quali viene incassata la detrazione. Per i crediti d’imposta del 110%, infatti, è importante che i lavori siano conclusi e l’immobile abbia ottenuto il miglioramento almeno di due classi energetiche. Se i cantieri non vengono completati, si perde il diritto alla detrazione e il Fisco tornerà a rivalersi sui beneficiari dei lavori agevolati. Tra i beneficiari spesso ci sono i condomini e infatti dati recenti informano che oltre 138.000 condomini hanno usufruito di questi benefici”.
Le associazioni informano che altre contestazioni del Fisco possono riguardare la mancata conformità dei lavori oppure il conteggio dei materiali consegnati in cantiere e non inseriti nello stato di avanzamento dei lavori. In questi casi il condominio, in quanto "sostituto d'imposta" per i lavori sulle parti comuni, è coinvolto nella gestione e può essere oggetto di accertamento.
Per tali motivi, sottolineano i Presidenti Merenda e Sorrento “Riteniamo opportuno creare un gruppo di studio con professionisti per approfondire queste tematiche con i cittadini e in particolare con gli amministratori di condominio. Del gruppo di lavoro faranno e parte gli Avv.ti Maria Assunta Saracino e Matteo Sances insieme alla Dott.ssa Donatella Dragone e al Dott. Giuseppe Dragone oltre al Dott. Nicola Della Valle ma stiamo registrando la disponibilità anche di altri professionisti da tutta Italia”.
Le associazioni inoltre ricordano che in tema di responsabilità occorre considerare le seguenti questioni:
Responsabilità solidale (in alcuni casi).
i singoli condomini, anche quelli in buona fede o che avevano votato contro i lavori, rischiano di dover pagare le conseguenze economiche delle frodi o delle gravi irregolarità che coinvolgono l'intero edificio, se il credito d'imposta non è riconosciuto e non ci sono altri soggetti (come il general contractor o i professionisti) da cui rivalersi immediatamente (in merito a questo aspetto PIN sta valutando la possibilità di presentare una petizione in Senato).
Recupero crediti:
l'Agenzia delle Entrate notifica l'atto di recupero crediti al soggetto che ha utilizzato il credito (il condominio o l'impresa che ha applicato lo sconto in fattura/acquistato il credito). Se il condominio non paga, si può procedere al pignoramento del conto corrente condominiale, e successivamente, in caso di incapienza, si agisce sui singoli condomini anche se vanno rispettate una serie di garanzie (si segnala precedente articolo 8.11.2025).
