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Cronache
Coronavirus, l'appello al Governo: "Tuteliamo democrazia anche con la crisi"

Oggi, 31 marzo 2020, la giunta per il regolamento della Camera si riunirà per discutere le modalità di svolgimento dei lavori delle Commissioni. Chiediamo che il Parlamento riprenda a pieno i lavori, definendo al più presto le modalità di svolgimento dei lavori di aula, a distanza o, con misure di sicurezza, in presenza. Il nostro impegno è a difesa della centralità del Parlamento che ci auguriamo torni senza indugio a discutere e decidere e non limitarsi, semplicemente, ad approvare le scelte fatte dal Governo. L’emergenza Covid-19 che stiamo attraversando e che ormai perdura da oltre un mese sta mettendo a dura prova la tenuta del nostro Paese, non solo da un punto di vista sanitario, ma anche istituzionale.

Il dilagare e la forza del contagio hanno portato le Autorità pubbliche ad adottare misure estreme di distanziamento sociale e di precauzione sanitaria che hanno limitato le libertà civili di tutti noi. I cittadini italiani hanno dimostrato di saper accettare pazientemente queste misure restrittive con l’augurio che non si protraggano troppo nel tempo e che non vadano oltre la gestione dell’emergenza virus. Sul piano politico-istituzionale, il contenimento dell’epidemia si è tradotto soprattutto in decreti urgenti emanati dalla Presidenza del Consiglio che non necessitano l’approvazione da parte della Presidenza della Repubblica e del Parlamento. Lo stesso Parlamento sta lavorando a ranghi ridottissimi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, con la convocazione di un’unica riunione settimanale ampiamente disertata dai nostri rappresentanti. Purtroppo, nessuno può prevedere per quanto tempo durerà l’emergenza e la situazione in cui ci troviamo è paradossale: la compressione di molte delle libertà personali garantite dalla Costituzione avviene proprio nel momento in cui il Parlamento - il garante dei diritti di ciascuno di noi - è incapace di riunirsi e svolgere a pieno le proprie funzioni. Consapevoli della necessità di decisioni tempestive, richieste dalla situazione emergenziale, le nostre associazioni si augurano però che il Parlamento, l’istituzione che più di tutte dovrebbe rappresentare i cittadini e fungere da cinghia di trasmissione tra le istanze che vengono dalla società e le istituzioni, possa riprendere al più presto le sue attività affiancando e supportando il Governo in questo difficile momento. Più durerà l’emergenza e maggiori saranno le questioni su cui decidere e non possiamo pensare che il Parlamento non torni a esercitare un ruolo centrale in questa fase, anche esprimendosi sulle misure fino ad ora adottate. C’è bisogno del contributo di tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, della rappresentanza di tutti i territori, più o meno colpiti, ed è solo attraverso il confronto in Parlamento che questo scopo potrà essere raggiunto.

Crediamo che il principio di rappresentanza democratica debba essere tutelato e trovare il suo spazio di affermazione anche e soprattutto in una situazione così grave per il Paese. Per questo ci auguriamo di poter rivedere al più presto Deputati e Senatori riprendere le loro funzioni e riappropriarsi del loro ruolo, seppur a distanza e con modalità che ne garantiscano la sicurezza, così come per tutte le categorie di lavoratori. La riapertura del Parlamento non costituisce solamente un ritorno alla “normale vita democratica”, ma un messaggio a tutta la nazione: anche nei periodi più bui, la tenuta della nostra democrazia rimane un inviolabile principio a cui non si può derogare.

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