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Cronache
Coronavirus: mascherine online con rincari 4000%, 48 denunciati

 

Commercializzavano su piattaforme di e-commerce mascherine e liquidi igienizzanti a prezzi esorbitanti, con rincari fino al 4.000%. Sono 48 i venditori – 16 italiani, 28 stranieri e 4 in via di identificazione – denunciati dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, impegnato quotidianamente nel monitoraggio della rete in relazione all’emergenza coronavirus.
 

Agli indagati è stata contestata la violazione dell’articolo 501 bis del Codice penale che punisce manovre speculative su prodotti di prima necessità, con sanzioni da sei mesi a tre anni di reclusione e con la multa da 516 a  25.822 euro. Trentasei, su input della procura di Milano, le offerte di vendita sequestrate sui portali Amazon ed E-bay: gli annunci erano pubblicati da connazionali residenti in Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, ma anche da venditori residenti in Germania, Regno Unito, Francia e Cina.
 

Le indagini sono state effettuate attraverso consolidate metodologie di Open Source Intelligence (OSINT), tecnica che consente di reperire, aggregare e strutturare le informazioni liberamente accessibili sul web, con l’obiettivo di isolare fenomeni speculativi. Sono state cercate offerte riferite al coronavirus, rivolte ad utenti nel territorio nazionale, mediante la presenza di pagine redatte in lingua italiana e l’indicazione di spedizioni dirette anche verso il nostro Paese.
 

Le fiamme gialle spiegano: “La comparazione del prezzo di vendita applicato a gennaio-febbraio prima dell’esplosione della emergenza in Italia e quello attualmente praticato, effettuata utilizzando applicativi software di tracciamento dei prezzi (price tracer), ha consentito di far emergere situazioni di notevole anomalia, con aumenti di prezzo che oscillavano tra il 150 fino al 1000% ed oltre". In un caso, le mascherine di tipo chirurgico, le più semplici e con limitata azione protettiva da eventuali contagi, hanno normalmente un costo di pochi centesimi ma erano vendute in confezioni da 50 pezzi al costo di circa 80 euro, con un rincaro che raggiungeva il 4000%. Anche le soluzioni gel igienizzanti, approfittando della necessità di assicurare una frequente disinfezione delle mani anche in mancanza di acqua, venivano vendute con rincari non giustificati tra il 300 e il 600%”, concludono i tecnici della Guardia di Finanza.
 

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