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Cronache
Covid, tribunali civili a rischio intasamento per cause da sovraindebitamento
(da Pixabay)

Covid, tribunali civili: rischio intasamento per cause da sovraindebitamento

A causa delle conseguenze della terribile crisi economica determinata dal Covid, molto presto potrebbe essere un boom di cause in tribunale verso imprese e famiglie per sovraindebitamento. L’allarme, qualche giorno fa, lo hanno lanciato i presidenti di Ungdcec (Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili), Matteo De Lise, e di Aiga (Associazione italiana giovani avvocati), Antonio De Angelis, nel corso di un webinar: «Nel prossimo futuro, in tema di sovraindebitamento, attraverseremo un momento storico difficile, che metterà a grosso rischio la tenuta dei tribunali rispetto alla richiesta di istanze che arriveranno. Per i professionisti, già alle prese con un limite che riguarda il compenso, le difficoltà saranno doppie: perché affollare i tribunali significa rallentare il nostro lavoro e creare problematiche di natura sia economica che sociale. In questo senso, si pone il tema di migliorare l’analisi delle istanze presentate, dividendole tra quelle realmente motivate rispetto a quelle che invece non lo sono», ha spiegato De Lise. Il tema interessa da vicino «le professioni di commercialista e avvocato. È, inoltre, un’ottima occasione per un proficuo confronto; sono convinto che la nostra crescita passi anche da questa “contaminazione” tra le parti», ha aggiunto De Angelis. Sfida, opportunità, ma anche problema per un sistema economico che sta soffrendo, e che rischia, già dalla fine di questo mese, con lo sblocco dei licenziamenti, di vedere ampliarsi il numero di caso di insolvenze, e quindi di procedure concorsuali giudiziarie. Ne abbiamo parlato questa settimana su Affari Legali con alcuni degli studi che stanno seguendo, già da settimane, la crescita di questo nuovo contenzioso da insolvenza.

"La procedura – ha affermato Francesco Puccio, numero uno della Fondazione Centro Studi Ungdcec – rappresenta uno strumento di utilità sociale per il quale sarebbe fondamentale mettere i professionisti nelle migliori condizioni operative. L’obiettivo è svolgere al meglio un lavoro che ha un presente e anche un futuro importante". "Il nostro obiettivo – ha dichiarato Alessio Saraullo, delegato Ungdcec – è aumentare conoscenza e consapevolezza su un iter che, soprattutto alla luce del contesto pandemico, è di stringente attualità. Non è un caso che la sua entrata in vigore sia stata anticipata dal legislatore rispetto al nuovo codice della crisi". "La tematica del sovraindebitamento con riferimento all'incapiente – ha detto Sergio Longhi, segretario Occ Coa Napoli, – è un istituto per il quale i contorni sono ancora tutti da delineare. È importante che si formino gestori, perché la materia richiede attenti approfondimenti: è giusto che i professionisti sappiano svolgere un ruolo che è anche sociale".  In effetti il problema è stato evidenziato anche dai terribili dati emersi ad inizio Aprile dall’Istat, che ha certificato un aumento di 335mila famiglie in povertà assoluta che portano il numero della famiglie in condizioni di indigenza ad oltre 2 5 milioni di euro.

Sempre secondo l’Istat ha colpito più duramente  il ceto medio, come confermato anche dai dati della Caritas, che vedono un aumento del 47% di chi per la prima volta si è rivolto all’associazione per avere sostegno, mentre nel 2019 era 1 persona su 5.  In Italia sopratutto negli ultimi anni l’indebitamento di molte famiglie italiane è cresciuto moltissimo: circa due milioni di famiglie si trovano  in «sovra indebitamento», non riescono da tempo a tenere fede agli impegni finanziari assunti e a onorare i debiti, come per esempio pagare la rata del mutuo o il prestito. In pratica, famiglie che se fossero aziende sarebbero dichiarate «fallite», con tutto ciò che ne consegue e con numeri sempre in crescita se si pensa che  negli ultimi venti anni la percentuale di famiglie sovra indebitate e cresciuto del 2000% e nel solo 2019 sono state messe all’asta 245.000 case.

"La situazione economica di moltissime famiglie è difficilissima- dice Letterio Stracuzzi dello studio legale protezione sociale, specialista in cause fallimentari e sovra indebitamento- assistiamo ad un aumento esponenziale di persone che si rivolgono a noi perchè in situazione di debito eccessivo. Eppure la soluzione esiste ed è rappresentata dalla legge 3/2012 che potrebbe aiutare molte persone in difficoltà economiche. La scorsa settimana un tribunale di Pavia ha cancellato 1,4 milioni di debito come le banche e con l erario proprio grazie ad un ricomposizione del debito grazie a questa legge. "quella a cui fa riferimento l avvocato Stracuzzi e la legge consociata come “salva suicidi”i licenziata nel 2012 dal governo Monti proprio per venire incontro a situazione di sovra indebitamento che speso possono portare a gesti estremi. Negli ultimi dieci anni circa 1500 persone si sono tolte la vita per problemi economici.

“La legge funziona e dopo le modifiche apportate con il Decreto Ristori di Dicembre 2020, è stato consentito l’accesso anche alle persone incapienti, che anche se avere beni da mettere a disposizione del creditore, possono vedersi annullato buona parte del debito accumulato”. Ma come ci dice sempre l’avvocato, il problema forse è che molta gente non conosce forse nemmeno l’esistenza di questa legge, che ora più che mai potrebbe ridare speranza a migliaia di persone gravate da una situazione economica insostenibile.

 

 

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