Crocetta, la Procura apre un'inchiesta sull'intercettazione - Affaritaliani.it

Cronache

Crocetta, la Procura apre un'inchiesta sull'intercettazione

Un'inchiesta a modello 45, senza reati ne' indagati, sara' aperta dalla Procura di Palermo sulla pubblicazione dell'intercettazione di una presunta conversazione tra un medico indagato e attualmente agli arresti domiciliari, Matteo Tutino, e il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Si tratta dell'estratto di un colloquio tra i due, pubblicato dall'Espresso, che - cosi' come ha sostenuto piu' volte il procuratore di Palermo - non e' agli atti, ne' segreti ne' ostensibili, dell'ufficio inquirente diretto da Franco Lo Voi.

La decisione e' stata adottata per verificare cosa sia accaduto, con riferimento alla presunta captazione in cui il medico personale di Crocetta, Matteo Tutino, avrebbe detto al suo assistito eccellente che l'ex assessore regionale alla Sanita', Lucia Borsellino, doveva essere "fatta fuori come il padre", il magistrato Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992, con Crocetta che non avrebbe replicato a questa affermazione.

"La registrazione non c'e', dunque non esiste", ha ribadito oggi il capo della Dda di Palermo, di fronte alle conferme da parte del direttore dell'Espresso: la verifica sara' adesso a 360 gradi, per capire se ci sia una qualsiasi fonte che abbia volutamente passato ai giornalisti una "polpetta avvelenata", una notizia falsa e destituita di fondamento, che pero' ha scatenato e continua ad agitare un putiferio politico, portando le prime tre cariche dello Stato e il premier ad attaccare Crocetta e il governatore siciliano sull'orlo delle dimissioni. La registrazione, ha spiegato oggi Lo Voi, sarebbe stata utilissima alle indagini e non sarebbe mai e poi mai stata segretata, cosi' come sostenuto ancora oggi dal direttore dell'Espresso, Luigi Vicinanza. Il procuratore non si e' pronunciato sull'eventuale audizione dei giornalisti autori del servizio, che non sono indagati per alcun reato, dato che non ci sarebbe stata alcuna rivelazione di segreto delle indagini. I pm stanno esaminando la situazione per valutare se sia possibile ipotizzare reati, in questa vicenda, e, in caso affermativo, chi li abbia commessi.

L'Espresso, intercettazione verificata con piu' fonti - L'intercettazione rivelata dall'Espreso in cui il medico di Crocetta Tutino diceva al governatore siciliano che Lucia Borsellino "andrebbe fatta fuori come il padre" e' stata ascoltata dai cronisti del settimanale, e verificata con piu' fonti prima di darne notizia. E' quanto torna a ribadire il direttore dell'Espresso Luigi Vicinanza. "L'Espresso non ha inventato nulla - sottolinea Vicinanza - non ha aggiunto nulla e non ha nascosto nulla. Ha avuto una notizia, l'ha verificata e l'ha pubblicata. Del tutto indifferente a eventuali strumentalizzazioni politiche. Ed esiste esattamente come riportato nel nostro articolo". La conversazione risale al 2013: "I nostri cronisti a Palermo l'hanno ascoltata e ne hanno verificato l'autenticita' con diverse fonti di tutti gli ambienti investigativi. E dopo l'arresto di Tutino con l'accusa di aver truffato il servizio sanitario regionale, avvenuto il 29 giugno scorso, l'autenticita' di quella conversazione e' stata nuovamente verificata. Solo dopo tutte questi controlli e' stata pubblicata sul nostro giornale. Gia' in passato per tutelare il segreto di inchieste relative a cariche istituzionali, la procura di Palermo ha smentito rivelazioni de "l'Espresso" che poi si sono dimostrate vere. Come quando anticipammo la notizia dell'iscrizione dell'allora presidente del Senato Renato Schifani nel registro degli indagati: la procura nego'. Trascorsero mesi, la notizia si rivelo' fondata. Nella complessa e frastagliata realta' siciliana, capita a volte a un giornale di dover raccontare verita' scomode e diverse da quelle ufficiali".