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"Denisa? Non credo sia ancora viva". L'avvocato indagato si smarca, ma non crede al sequestro
Il giallo della donna scomparsa, l'ipotesi del rapimento ora vacilla: "Troppo tempo senza un segnale"

Denisa, si allontana l'ipotesi del sequestro e si teme il peggio per la donna scomparsa
Passano i giorni e aumenta la preoccupazione per le sorti di Denisa Adas, la escort 30enne rumena di cui non si hanno più notizie dalla notte tra il 15 e il 16 maggio. La donna era arrivata a Prato da Roma per incontrare dei clienti. Da lì in poi il buio, i suoi due telefoni risultano spenti da giorni e di Denisa non c'è più traccia. Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati un avvocato amico della mamma della donna scomparsa. Ma lui non solo si smarca dalle accuse ma ipotizza anche che l'ipotesi del sequestro, dopo tutti questi giorni senza segnali da parte dei rapitori, non stia più in piedi.
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Il legale, che dice di non aver ricevuto nessun avviso di garanzia, spiega così la sua posizione: "Con la madre di Denisa siamo amici, io - dice l'avvocato a Il Messaggero - non rinnego l'amicizia, che è per sempre. Avevo seguito il compagno della signora Cristina per un caso, è così che siamo rimasti in contatto. Lei mi ha raccontato meglio di quel che era successo e io ho solo cercato di capire e starle vicino. Penso a qualcosa di diverso dal rapimento, se fosse stata rapita per scopi estorsivi sarebbe presto emerso. Se fosse stata presa perché da sfruttare nel campo della prostituzione, i rapitori non le avrebbero fatto cambiare abitudini di vita; anche la rivelazione sui denti rotti non combacia per nulla con questo intento. Se dovessi esprimere un'opinione personale - conclude - direi che è difficile che sia ancora viva dopo tutto questo tempo".