Cronache
Puglia, svolta nel processo Emiliano. "Togliere il nome del Governatore"

Il riferimento è a una fattura nella campagna elettorale
l sottufficiale della guardia di finanza ha fatto riferimento in particolare a una fattura da 24mila euro che la società torinese indirizzò a Margherita
Eliminare il riferimento a Michele Emiliano da una fattura: questa fu la richiesta che da un collaboratore di Margherita srl, azienda foggiana che opera nel settore delle energie alternative, venne rivolta a Eggers, la società di Torino che nel 2017 curò la campagna elettorale del presidente della Regione Puglia alle primarie del Pd. Il particolare è stato rievocato oggi in tribunale nel capoluogo piemontese al processo in cui Emiliano è chiamato a rispondere di finanziamento illecito insieme a suo capo di gabinetto Stefanazzi e agli imprenditori Giacomo Mescia (responsabile per Margherita) e Vito Ladisa (dell'omonima azienda barese di ristorazione).
A parlarne è stato uno dei luogotenenti della guardia di finanza che svolsero l'indagine. Sostiene l'accusa che Margherita e Ladisa si accollarono due fatture emesse da Eggers, che aveva curato la campagna elettorale di Emiliano. Il sottufficiale della guardia di finanza ha fatto riferimento in particolare a una fattura da 24mila euro che la società torinese indirizzò a Margherita: "Nella prima email l'oggetto era 'consulenza comunicazione Michele Emiliano'. Un commercialista di Margherita rispose chiedendo se si poteva modificare. Nel messaggio successivo il nome di Emiliano non compariva più".