Cronache
Fedez-Codacons, scoppia la rissa: "Lo quereliamo, non ha capito niente"

Fedez furioso su Instagram con il Codacons: "Chiedono il sequestro dei fondi raccolti per i lavoratori dello spettacolo. Vergognatevi. Basta persecuzioni"
Fedez-Codacons, non si arresta lo scontro. Il rapper: "Ennesima raccomandata, mi sono rotto, basta perseguitarmi"
Fedez- Codacons, nuovo atto nella diatriba tra il rapper milanese e l'associazione no profit: una serie di stories sul proprio profilo Instagram, Fedez lamenta un nuovo attacco da parte da parte del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. “Sarà che oggi piove e io sono metereopatico, dice il rapper, ma ne ho pieni i c……ni, ennesima raccomandata del Codacons dove riescono a paragonare la nostra raccolta fondi in cui abbiamo raccolto più di 5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo con la raccolta fondi di Malika, la ragazza che si è comprata una Mercedes, e mi chiedono di procedere all’immediato sequestro”.
Il riferimento è alla raccolta fondi “Scena Unita”, ideata dall’ex giudice di X-Factor per aiutare i lavoratori dello spettacolo, fortemente colpiti dalla crisi sanitaria a causa delle restrizioni ai live; Malika invece è la ragazza protagonista di un servizio delle Iene di qualche mese fa che destò particolare commozione del pubblico per la sua storia di ragazza cui orientamento sessuale non è accettato dai genitori che l’hanno sfrattata da casa. Dopo la messa in onda partì una raccolta fondi che toccò quota 150mila euro, ma nelle scorse settimane fece scalpore il fatto che la ragazza utilizzò poi quei soldi per l’acquisto di una Mercedes.
“Fate schifo – ha proseguito Fedez, attualmente in vetta alle classifiche specializzate insieme ad Achille Lauro e Orietta Berti con il tormentone “Mille” - io sono stufo di essere perseguitato da voi, è incredibile che nessuno faccia niente per controllare voi, che so quello che fate e so come lo fate. Sono stufo di essere perseguitato da voi pure quando faccio del bene".

Fedez-Codacons, il rapper: "Dovete vergognarvi, siamo arrivati a un punto insostenibile"
"Vergognatevi –ha continuato Fedez - dovete vergognarvi. Io cerco sempre di farmi una risata però si è arrivati a un punto dove è veramente insostenibile questa cosa, io ricordo che il Codacons durante la prima emergenza, il primo lockdown, chiedeva i soldi alle persone con un banner con scritto “donate per l’emergenza Coronavirus”, quando i soldi andavano direttamente a loro, che con l’emergenza sanitaria nulla avevano a che fare; questi hanno il coraggio di venire a rompere i co……i ad artisti che hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarla alla raccolta fondi di una ragazzina che si è comprata una Mercedes! Ma come ca…o è possibile che in questo Paese sia possibile tutto questo?
Fedez-Codacons, Burioni su Twitter: "Anche io vittima del Codacons da anni, solidarietà a Fedez"
La raccolta fondi “Scena Unita” è stata organizzata e controllata dalla Cesvi di Bergamo. Sono in tanti su Twitter a dimostrare vicinanza al rapper, tra questi anche il virologo Roberto Burioni che scrive: “Anche io sono da anni vittima di una persecuzione da parte del Codacons, che continua impunito a rovinarmi la vita. Solidarietà all’amico Fedez”.
Fedez-Codacons, la replica dell'associazione: "Non ha letto la nostra istanza, lo quereliamo"
Durissima la replica del Codacons al rapper che in una nota ha scritto: "Ha nuovamente attaccato l’associazione dei consumatori ricorrendo ad insulti e violenza inaccettabili. Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita, dimostrando leggerezza e superficialità".
L’atto "presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez, e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti. Una richiesta, come si legge nell’atto, che chiama in causa anche i recenti fatti di cronaca, come il caso di Malika che ha tenuto banco sulla stampa per giorni e ha minato la fiducia dei cittadini verso le iniziative di beneficenza, senza minimamente paragonare la raccolta di Fedez a quella della ragazza", ha continuato l’associazione.
Entrando poi nel merito "delle accuse mosse dal rapper verso la nostra associazione, gli insulti, l’arroganza, le menzogne contenute nel suo video e la violenza dimostrata nei nostri confronti varranno a Fedez una nuova querela per diffamazione -ha annunciato il Codacons- che il rapper si sarebbe potuto evitare se solo avesse letto (e compreso) l’atto che gli è stato notificato. In favore dell’influencer stanziamo volentieri una piccola somma per pagare un giovane docente di italiano che, da oggi, manderemo a casa di Fedez quando dovrà leggere atti da noi scritti, per essere certi che li legga e li comprenda a fondo", ha concluso il Codacons.