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Femminicidio Ilaria Sula, inizia il processo a Roma: Mark Samson davanti ai giudici, il dolore dei genitori in aula
A Roma si apre il processo per il femminicidio di Ilaria Sula: sul banco degli imputati l’ex fidanzato, Mark Samson. In aula i genitori della studentessa, amici e colleghi, tra silenzio e commozione

Femminicidio di Ilaria Sula, gli occhi dei genitori incrociano Mark Samson. Si apre la prima udienza davanti alla Corte d'Assise di Roma tra silenzio e commozione
Un femminicidio che ha sconvolto l’Italia intera. Davanti alla Corte d’Assise di Roma, gli occhi dei genitori di Ilaria Sula incrociano per la prima volta quelli di Mark Samson, il ventiquattrenne reo confesso che lo scorso marzo ha tolto la vita alla giovane studentessa nella sua abitazione di via Homs, nel quartiere Africano della Capitale.
In aula, un silenzio denso ha accompagnato l’ingresso dell’imputato, rimasto a lungo piegato in avanti, con lo sguardo basso e le mani intrecciate sulle ginocchia. Sui banchi del pubblico, i genitori della vittima con indosso una t-shirt bianca con il volto di Ilaria. Accanto a loro, amici, studenti e colleghi de La Sapienza, tutti riuniti per chiedere giustizia.
Femminicidio Ilaria Sula, la ricostruzione dei fatti: come Mark Samson ha ucciso l'ex fidanzata
Accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi e dalla relazione affettiva, oltre che di occultamento di cadavere, reato quest’ultimo imputato anche alla madre, Mark Samson ha affrontato oggi la prima udienza davanti alla Corte d’Assise di Roma. Già prima della confessione, arrivata dopo una settimana di depistaggi e bugie, la Procura aveva raccolto prove sufficienti per chiedere il processo immediato, evitando così la fase preliminare.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Ilaria Sula, originaria dell’Albania ma residente a Terni, si era recata nell’appartamento di Mark Samson, in via Homs, dopo che l’ex fidanzato le aveva chiesto di passare per recuperare alcuni oggetti personali. Dopo aver trascorso la notte insieme, la studentessa era stata aggredita, tramortita e colpita con tre coltellate al collo.
Il corpo di Ilaria era poi stato chiuso in una valigia, avvolto in sacchi neri e trasportato fino a un dirupo nella zona di Capranica Prenestina, dove era stato abbandonato e ritrovato solo diversi giorni dopo la scomparsa.
Femminicidio Ilaria Sula, non solo La Sapienza tra le parti civili
Nel procedimento si è costituita parte civile anche l’Università La Sapienza di Roma, dove sia Ilaria Sula che Mark Samson erano iscritti. A rappresentare l’ateneo è stato l’avvocato Roberto Borgogno che, nel corso dell’udienza, ha ricordato la dedizione della ragazza nel percorso studi: “Ilaria aveva dimostrato grande impegno e interesse negli studi mentre l’imputato no. La scoperta che fingesse di aver sostenuto alcuni esami è stata uno dei motivi scatenanti dell’assurda decisione”.
Ma non solo. Tra le altre richieste di costituzione di parte civile figurano anche alcune associazioni, tutte impegnate nel contrasto alla violenza di genere: Associazione Italiana Vittime Vulnerabili, Penelope Lazio e Insieme a Marianna. Spetterà alla Corte d’Assise decidere sulla loro ammissione nella prossima udienza, fissata il prossimo 9 dicembre.
